Le relazioni affettive e interpersonali sono il motore della vita e come tali hanno un’importanza significativa. Se non funzionano secondo le aspettative, se vengono minacciate o messe in discussione possono generare paura e instabilità emotiva, andando a toccare corde anche dolorose.
Quando la relazione affettiva genera ansia, come dico spesso in psicoterapia, non c’è da spaventarsi anzi. L’ansia ti dice che qualcosa deve cambiare e se riesci ad affrontarla al meglio, potresti scoprire molto su di te e sul tuo sistema relazionale.
Come si riconosce l’ansia da relazione?
In generale l’ansia ha una funzione principale, ed è quella di comunicarci che c’è qualcosa nel contesto di appartenenza che fa paura o viene percepito come pericoloso, generando anche una risposta fisiologica.
Le motivazioni dell’ansia da relazione sono diverse e possono riguardare:
- paura di perdere la propria libertà personale;
- visione pessimistica del rapporto di coppia;
- esperienze precedenti dolorose o fallimentari.
Il più delle volte la relazione attiva un campanello d’allarme attraverso segnali fisici come “ tachicardia, sudorazione, vertigini” o attraverso l’aumento del pensiero “ pensieri ossessivi sulla tematica affettiva”.
Anche se risulta spesso evidente la correlazione tra relazione e ansia moltissime persone negano la correlazione parlando spesso di difficoltà personali e/o lavorative. E’ difficile ammettere che la relazione genera preoccupazione perché il più delle volte implica una presa di consapevolezza e quindi anche delle azioni conseguenti.
Come si sviluppa?
Alla base dell’ansia relazione spesso c’è la relazione di attaccamento primario con le figure genitoriali: l’attaccamento insicuro è quella forma di legame basata sulla sperimentazione dell’incostanza e dell’imprevedibilità delle figure genitoriali.
Questo stile si ripercuote anche nella vita adulta affettiva: si cercheranno costanti presenze fisiche e vicinanza fisica al partner, con la presenza della fatica ad accettare la distanza sia fisica che emotiva. L’ansia si manifesta anche in presenza dell’espressione dei bisogni del partner perché verranno percepiti come una possibile minaccia.
Oltre allo stile di attaccamento ci sono le esperienze passate percepite e vissute come fallimentari che gettano le basi di idee di sé negative e disfunzionali. Vengono a volte sottovalutate le esperienze, soprattutto adolescenziali, che possono diventare ricordi scomodi e dolorosi.
Tali esperienze possono generare e sfociare in bassa autostima, pensare di non poter avere una relazione e non meritarla diventa presto una gabbia che vincola ogni relazione.
Come ultimo ma non meno importante c’è l’influenza familiare: essa è il primo esempio di relazione affettiva, la prima idea di coppia che si osserva e si respira e se viene percepita come positiva sarà costruttiva per il futuro, al contrario potrà portare ad una visione cinica delle relazioni.
Quali conseguenze?
Tra le fatiche maggiormente vissute e manifeste ci sono:
- boicottaggio affettivo, ovvero la tendenza a confermare di non poter vivere serenamente una relazione affettiva e/ o essere felici;
- pensieri ossessivi, ovvero pensieri che si focalizzano sulla necessità di pensare spesso alla relazione e ricercare rassicurazioni per la scarsa autostima e l’idea di non meritare amore;
- comportamenti compulsivi, ovvero la necessità di controllare e mettere in atto azioni controllanti e indirizzate alla rassicurazione.
L’ansia cosa ti comunica?
L’ansia è, come ogni sintomo, una forma di comunicazione importante e decisiva per ogni persona. L’ansia può comunicarti che la relazione:
- non ti fa sentire al sicuro;
- non ti fa sentire bene;
- non ti soddisfa;
- hai paura di essere lasciato;
- hai paura del conflitto;
- non riesci a comunicare;
- non vuoi o eviti una decisione.
Tra le conseguenze più diffuse vi è la compromissione dell’equilibrio di coppia e della costruzione di uno spazio di realizzazione relazionale ed affettiva.
Come gestire l’ansia?
Come puoi aver appreso l’esperienza del passato torna spesso nella lettura dell’ansia nella relazione ed è anche la chiave di svolta. Capire il senso di quello che provi e senti, al di là di ciò che nella ragione pensi o credi, è il primo passo inevitabile.
Grazie alla psicoterapia, in particolare sistemico relazionale, potrai trovare uno spazio di gestione pratica dell’ansia e di comprensione del suo significato sia individualmente che di coppia e/o familiare.
L’ansia è, come ogni sintomo, una forma di comunicazione importante e decisiva per ogni persona.
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