La dipendenza in una relazione di per sé non è patologica, è assolutamente normale in particolare durante la fase dell’innamoramento: in questa fase c’è anche un certo grado di dipendenza e fusione con il partner del tutto normale ed è destinato a ridimensionarsi con l’avanzare del rapporto e il procedere della relazione.
Infatti il desiderio di dipendenza dovrebbe diminuire con lo stabilizzarsi del rapporto lasciando nella coppia una piacevole percezione di autonomia. Chi soffre di dipendenza affettiva vive perennemente la relazione come intensa, emotivamente importante e significativa e si sente al sicuro finché le emozioni sono intense e positive, quando iniziano ad essere ridotte e quasi normali diventano fonte di allarme e di angoscia. In questo articolo ti accompagnerò alla scoperta del legame tra emozioni e relazioni dipendenti e come poterne uscire.
Quali sono le emozioni frequenti del dipendente affettivo?
Le emozioni sono delle bussole nella vita di tutti in quanto orientano nel come ti senti e vivi le situazioni e relazioni: ricordati che sono tutte utili! Ma in alcune situazioni affettive vivere di certe emozioni è all’ordine del giorno ed, in particolare, il dipendente affettivo si nutre di emozioni che valuta come positive perché collegate al suo “amore intenso e unico”. Il pensiero del dipendente affettivo spesso è “ più soffro e più significa che amo e che il rapporto per me vale”. Paradossalmente il dipendente affettivo vive emozioni intense ma spesso vissute nel mondo comune come negative: senso di colpa, tristezza, impotenza, il tutto in una modalità tipica di alti e bassi spesso ripetitivi e destabilizzanti.
E’ facilmente intuibile quanto le emozioni, se ascoltate, possono orientare il dipendente a comprendere quale realmente sia il suo vissuto nel legame ma ha molta paura a farlo ed è per questo che ho scelto di scrivere questo articolo, per accompagnarti alla scoperta di emozioni che ti fanno dipendere se non ben gestite.
Come si arriva ad accettare emozioni dolorose in una relazione?
Una persona accetta quello che per lui è possibile e che ha anche già vissuto. A livello infatti familiare coloro che soffrono di dipendenza affettiva hanno storie familiari complesse basate spesso sulla sofferenza, il sacrificio e il dolore. Sono quindi sensazioni ed emozioni già possibili nella memoria del dipendente affettivo che vorrebbe vivere d’amore pur continuando a soffrire per amore.
Questa realtà per lui è già presente perché anche la relazione con i genitori o anche solo con uno di essi è stata complicata. E’ proprio nella dinamica relazionale di dipendenza affettiva e co-dipendenza che il soggetto cerca di riparare le sue ferite emotive ed affettive vivendo di emozioni intense e desiderate. Il circolo vizioso emotivo inizia quando le emozioni, non essendo eterne, riducono la loro intensità e questo genera allarme e panico nel dipendente che cerca attraverso il controllo e i pensieri ossessivi e azioni compulsive di mettere a tacere le proprie paure generando spesso un malessere ulteriore non solo nel dipendente ma anche in chi vive con lui.
Questo ciclo ti aiuta a capire come si arriva alla dipendenza affettiva e anche come i suoi sintomi si nutrono di alcune attivazioni emotive che risultano di difficile gestione per la persona. Ovviamente il tutto può presentarsi con diverse intensità. La capacità del terapeuta deve essere quella di accompagnare la persona a spezzare questo circolo vizioso attivando altre strategie di gestione emotiva.
Più soffro e più significa che amo.