
Cuore infranto: tutti i modi per non guarire
Soffrire per la fine di una relazione può accadere e quando succede si vive una vera e propria esperienza di perdita. Avere il “cuore spezzato” genera un dolore emotivo molto forte che può manifestarsi in modi diversi indipendentemente dall’età e dal genere. Si tratta di sensazioni ed emozioni che risuonano nel corpo, come un nodo alla gola, un pugno nello stomaco, un peso insormontabile sul petto.

Come superare la paura di chiudere una relazione
Sentirsi liberi di scegliere di chiudere un legame diventa il primo ingrediente utile ed indispensabile alla soddisfazione relazionale, sai perché?
Il più delle volte pensare di poter chiudere ti aiuta a vivere intensamente e positivamente i rapporti interpersonali, senza sviluppare forme di dipendenza o sintomi quali ansia e depressione. In questo articolo ti aiuterò a comprendere perché sentire di non aver bisogno di un legame per stare bene sia necessario alla costruzione di un legame funzionale, ascoltando le tue emozioni e affrontando le paure.

Relazioni online e dipendenza affettiva: una gabbia dorata
La cyber relational addiction (dipendenza dalle relazioni virtuali) consiste nella compulsione ad instaurare relazioni esclusivamente (o quasi) attraverso il web. Come tutte le altre forme di dipendenze, ciò che qui crea la dipendenza non è tanto la relazione online in sé, quanto il meccanismo compulsivo alla base delle applicazioni.
Non tutte le persone sviluppano dipendenza, anzi, alcune trovano anche l’amore o l’amicizia; la dipendenza diventa quindi un sintomo che spesso nasconde molto altro.

Disturbi alimentari e relazioni: quando diventa una dipendenza affettiva
Soffrire di disturbi alimentari implica vivere un mondo affettivo e relazionale spesso ritirato, rigido e controllante. Tutto questo è accompagnato da una bassa autostima e dalla tendenza a pensarsi come “non amabili”. In questo articolo voglio accompagnarti alla scoperta del possibile legame tra disturbi alimentari e dipendenza affettiva.

Le emozioni del dipendente affettivo
In ambito relazionale prendere scelte è una necessità: si sceglie di stare in un legame, di chiudere, di confrontarsi, di evitare, di affrontare. Anche il tradimento è espressione della paura di scegliere nei rapporti affettivi. Nell’articolo che vi propongo ho individuato alcuni possibili significati del tradimento : qualcuno ci si riconosce?

Colmare i vuoti affettivi con le compulsioni
Colmare un vuoto affettivo può diventare la missione per alcune persone che sentono un costante ed invasivo senso di vuoto. L’origine di tale sensazione va spesso ricercata nelle relazioni familiari e nelle dinamiche relazionali

Le emozioni ti aiutano a capire le tue relazioni
Chi come me lavora con tematiche affettive sa che, nella maggior parte dei casi, le relazioni sollecitano anche le emozioni: si pensi alla fase dell’innamoramento e alle “farfalle sullo stomaco”, alle “montagne russe” dei momenti in cui la relazione non è stabile e/o sicura.
Ma cosa succede quindi alle emozioni dentro relazioni tossiche? in questo articolo ti aiuterò a comprendere l’utilità delle emozioni nelle relazioni e cosa accade ad esse nelle relazioni distruttive.
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L’utilità della rabbia nelle relazioni
La rabbia è un’emozione prima e come tale è impossibile non provarla nella vita. Nonostante la sua natura innata è curioso il fatto che spesso alcune persone riferiscono di non riuscire ad arrabbiarsi, di non essere in grado di reagire. La vita nelle relazioni è spesso turbolenta come in parte è giusto che sia, perché le relazioni spesso diventano il luogo metaforico dove “scaricare” dolori e gioie della vita.
Cos’è la rabbia ed a cosa serve
La rabbia è un sentimento primordiale, di base, che è determinato dall’istinto di difendersi per sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova. Quindi, possiamo dire che la rabbia inizialmente ha una funzione adattiva. La rabbia è dunque utile ma spesso viene percepita come negativa, ovvero da evitare. Questo accade perché la gestione della rabbia viene spesso meno e le persone manifestano atteggiamenti aggressivi spesso verso oggetti e/o persone. Nella maggior parte dei casi, quindi, non è la rabbia il problema ma lo è la sua gestione che può sfociare, se inesistente, ad agiti distruttivi.
Questa tendenza a confondere rabbia con aggressività ha portato alla tendenza a “rifiutarla” o “nasconderla” perché ritenuta sbagliata o negativa. D. mi riferiva a colloquio che a casa sua non ci si poteva arrabbiare perché sembrava brutto. Piuttosto si sopportava e si sperava che passasse tutto.
Ho scelto di scrivere questo pensiero di D., persona che ho seguito per difficoltà relazionali, al fine di introdurre il tema della famiglia d’origine e del suo ruolo nella gestione ed espressione emotiva.
La famiglia d’origine gioca un ruolo determinante nel mondo delle emozioni: alcune sono permesse, altre vietate spesso implicitamente nel corso delle azioni quotidiane. Ad esempio messaggi come “non piangere perché lo fanno i deboli” è un messaggio che ti lascia intendere che piangere non sia per persone forti…
Perché la rabbia è necessaria nelle relazioni
E’ impossibile avere una relazione e non arrabbiarsi, a prescindere dalla sua natura che sia amicale, affettiva, familiare o lavorativa.
Se però prendiamo le relazioni tossiche, la rabbia ti aiuta a mettere un confine tra te e l’altro, a permetterti di sentire ciò che ti ferisce e difendere la tua persona. Saper dire “Quello che hai detto/fatto/pensato mi fa star male/mi fa arrabbiare” può essere un forte strumento contro le incomprensioni e l’impotenza nella relazione.
La rabbia, affinché ci regali il suo lato positivo, è necessario saperla gestire. Ecco alcuni passi che ti consentiranno di utilizzare al meglio la rabbia nelle tue relazioni:
- temporeggia, non rispondere immediatamente alla rabbia
- ascolta te stesso, mentre prendi tempo chiediti cosa ti fa arrabbiare e come ti senti (spesso se ascolti la rabbia sentirai altre emozioni/sensazioni come tristezza, paura, solitudine, delusione ecc…)
- comunicala successivamente e esprimi chiaramente come ti sei sentita/o nel momento della rabbia
A tutti coloro che affermano di non riuscire a sentire la rabbia, ricordo che tutti, prima o poi la proviamo. E’ necessario però allenarci a riconoscerla. Per chi vive spesso momenti di tristezza e di rassegnazione, ad esempio, allenarsi a sentire la rabbia è un buon modo per recuperare anche energie utili per riuscire a cambiare la situazione.
Come puoi fare dunque per imparare a riconoscere la rabbia? Basta una semplice domanda che potrai iniziare a farti: “Avrei dei buoni motivi per arrabbiarmi?”
Ricorda: la rabbia ti è utile e se la ascolterai saprai anche riuscire a prendere delle migliori decisioni a tuo beneficio e non a quello degli altri. Chi non si concede di esprimere la rabbia, spesso non conosce i propri bisogni.