L’amore è quel sentimento, frutto di un mix di emozioni, che contraddistingue la vita umana. Come disse Oscar Wilde “Siamo tutti alla ricerca dell’amore ma chi può offrirlo?”. In questo articolo ti accompagno a scoprire che cosa si intende a livello psicologico per amore e come riconoscerlo!!!
Che cos’è l’amore vero?
Non esiste una definizione di amore che sia unica ed universale, poiché può manifestarsi in molte forme e intensità diverse. Tuttavia, in generale, può essere descritto come un forte sentimento di affetto, attaccamento, e preoccupazione nei confronti di qualcuno o qualcosa.
Amare vuol dire desiderare il meglio per l’altro, chiunque esso sia, anche quando le motivazioni sono diverse. Significa permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è differente dal nostro. È un sentimento che nasce dalla volontà di donarsi, di fare un salto nel buio, di correre un rischio e di affidare la propria vita alle mani di un’altra persona.
Quali sono le fasi dell’amore?
L’amore viene definito in psicologia come “rapporto duale che ha alla sua base uno scambio emotivo di diversa intensità e durata, promosso dal bisogno fisiologico della soddisfazione sessuale e dal bisogno psicologico dello scambio affettivo”. E’ un sentimento che non nasce oggi per oggi ma è la fase successiva all’innamoramento. In pratica perchè si possa parlare d’amore è necessario aver prima sperimentato l’innamoramento.
Nello specifico nell’innamoramento abbiamo una forte attivazione fisica con aspetti che possono sembrare ossessivi in quanto la persona risulta essere al centro
dell’attenzione e tale attivazione può portarti a sperimentare sensazioni di eccitamento e/o agitazione. L’altro diventa quindi il focus nel quale si orienta la giornata e la vita, anche se il tutto in una modalità comunque positiva: ti senti bene, senti di portare avanti le tue attività nonostante questa forte attivazione. È una sorta di magia. Ma come tutte le magie o gli incantesimi, non dura per sempre. È il ponte che porta poi all’amore, ma non per tutti. L’amore è più razionale e complice, è la fase nella quale finisce la magia o l’illusione, le emozioni sono meno intense ma si accede ad una cura dell’altro e della relazione. Per amare è necessario accettare che non tutto può essere forte e intenso come all’inizio, ma si può amare seppur senza dover essere sulle montagne russe.
Riassumendo, l’innamoramento è la fase iniziale del rapporto dove l’altro viene visto per ciò che si desidera e si spera, senza aver la possibilità di vederlo per quello che è e dunque di amarlo. Perchè questo è l’amore. L’accettazione dell’altro e il non desiderare di cambiarlo!
Qual’è la maggior paura in ambito affettivo?
Tra le varie paure che possono accompagnare le relazioni e caratterizzare l’amore, c’è di sicuro la paura di amare e di essere amati! Quando le persone la sperimentano spesso hanno una storia familiare e affettiva di iper amore (quindi eccessivamente amati e quindi anche soffocati, vincolati) oppure di scarso amore ( solitudine e non affettività) tutti elementi che fanno pensare che molto delle paure affettive risiedano nella propria storia affettiva, di vita e familiare.
Quando la psicoterapia può essere d’aiuto?
In ambito affettivo la psicoterapia risulta utile in varie situazioni, non solo di fronte ad un problema ma anche legato al desiderio di conoscersi meglio e di cambiare il modo di stare nei rapporti.
In particolare la psicoterapia sistemica relazionale funziona per aiutare l’individuo, la coppia e la famiglia a mettere a fuoco i processi relazionali significativi per la storia di vita, passata, attuale e futura!