La domanda che spesso mi viene fatta in psicoterapia è
“Ho una dipendenza affettiva o ciò che vivo può essere anche naturale?“
La risposta non è semplice e soggettiva, sicuramente ciò che è utile è comprendere che cosa si intende per dipendenza e come capire se può essere anche una normale componente relazionale.
A “dipendere” lo impariamo a fare fin da piccolissimi. Siamo dipendenti, ad esempio, dalla figura primaria genitoriale perché da bambini necessitiamo di cura e di nutrizione. Questa fase di “dipendenza” è indispensabile per lo sviluppo della nostra “base sicura” ed è proprio questa dipendenza che ci consentirà gradualmente di sviluppare una sana e futura indipendenza. Ecco perché le relazioni primarie sono importanti: condizionano infatti il nostro futuro.
Come si riconosce se una dipendenza è sana?
La relazione di dipendenza è sana nella misura in cui entrambi i partner mantengono vivo un certo livello di autonomia. Saper mantenere la propria indipendenza in un legame affettivo, facilita la durata e soprattutto aumenta la soddisfazione personale, ingrediente indispensabile al fine di vivere in un legame affettivo.
La dipendenza sana è il naturale desiderio di poter contare sull’altro, è consapevole, basata sulla fiducia e sul desiderio di condividere e costruire con l’altro. Il rapporto con il partner accresce le proprie potenzialità e lo sviluppo della persona. L’eventuale rottura di una relazione è tollerata e non dà vita a reazioni patologiche (depressione, ansia, angoscia, altri comportamenti di dipendenza).
E quali sono le basi per la dipendenza sana?
I primi anni di vita sono essenziali per i primissimi apprendimenti affettivi ed emotivi; attraverso ciò che le figure genitoriali trasmettono con parole, gesti e attenzioni, il bimbo progressivamente interiorizza alcune esperienze affettive che condizioneranno il suo futuro affettivo. Ad esempio, avere genitori attenti alla cura e a rispondere ai bisogni del bimbo, potrà contribuire allo sviluppo dell’attaccamento sicuro.
I bambini con un attaccamento sicuro sono certi che chi li accudisce sia disponibile a co-regolare in modo affidabile le loro emozioni, a riconoscere e soddisfare i loro bisogni, e ad agire come una base sicura così che possano esplorare l’ambiente circostante con la certezza di ritornare da chi li cura nei momenti di bisogno.
I genitori che hanno un attaccamento sicuro verso i loro figli sono reattivi, affettuosi e disponibili emotivamente.
I bambini che hanno un attaccamento sicuro sono solitamente angosciati quando separati dal loro genitore e molto felici quando si riuniscono.
Questo genere di attaccamento favorirà una sana dipendenza affettiva, senza che il legame sia la soluzione sperata al proprio vuoto.
Gli ingredienti per una sana dipendenza…
- Impegno emotivo reciproco
- Reciprocità
- Sostegno
- Oscillazione tra indipendenza e dipendenza
- Comunicazione efficace
- Mantenimento della rete sociale
- Cura
- Sentimento di mancanza (da non confondere con la necessità dell’altro)
Questi sono alcuni ingredienti necessari al benessere non solo di coppia ma anche individuale. Per riuscire a stare bene in un legame affettivo è necessario stare bene con se stessi e non riversare sull’altro bisogni e aspettative che derivano dal passato affettivo.