Questo articolo nasce dal desiderio di chiarire quali siano le dinamiche che rendono una famiglia “tossica” e come poterle riconoscere.
La famiglia rappresenta il primo luogo di “socializzazione” dove si apprende l’idea di sé, si sperimenta la comunicazione, la relazione, e si sperimentano risorse e/o limiti personali e familiari. Avere famiglie tossiche alle spalle mina fortemente la tua indipendenza e la tua efficacia relazionale, andando spesso a ripetere copioni affettivi disfunzionali.
Cosa si intende per famiglia tossica?
Il termine “tossico” viene spesso utilizzato anche nella descrizione di relazioni affettive e/o familiari e si riferisce alle dinamiche relazionali, emotive e comunicative che prendono vita nella famiglia. Si consideri anche che la famiglia, può essere anche caratterizzata dal nucleo più esteso e non solo da dinamiche che prendono vita nelle mura domestiche. Infatti alcune difficoltà che l’individuo può vivere riguardano spesso storie di vita, passaggi, conflitti, eventi, che hanno caratterizzato le generazioni precedenti, arrivando anche fino alla terza generazione.
Nello specifico la famiglia tossica è quella famiglia in cui alcuni comportamenti messi in atto da uno o più elementi (il padre, la madre, entrambi i genitori o ancora i nonni, ma non solo, anche i fratelli) provocano dei problemi a livello emotivo ad altri membri del nucleo familiare. Vivere dinamiche familiari tossiche rende i membri della famiglia abituati a tutto ciò, complicando ulteriormente il riconoscimento di tale tossicità sia dentro il sistema familiare sia in futuri contesti relazionali e sociali.
Quali sono i segnali per riconoscere una famiglia tossica?
Ecco alcuni tra gli elementi più classici che si ritrovano all’interno delle famiglie tossiche:
- violenza fisica e verbale: viene spesso considerata la più scontata solo perchè diventa anche la più visibile e che porta al conflitto;
- violenza psicologica: questo elemento è molto più subdolo ed è tipico delle famiglie disfunzionali, perché spesso è perpetrata da un solo membro ai danni di uno o più membri della famiglia, e a lungo andare mette chi la subisce in una posizione di terrore continuo;
- mancanza di affettività; l’assenza di gesti di cura, di attenzione e di emotività non aiuta lo sviluppo emotivo del futuro adulto;
- manipolazione: al pari della violenza psicologica, la manipolazione è un atto molto grave che punta a usare gli altri per il proprio tornaconto, imputandogli anche colpe e responsabilità eterno conflitto
Quali ripercussioni nella vita affettiva come adolescente e adulto?
Le ripercussioni di questo funzionamento familiare rendono il futuro adolescente e sicuramente impreparato ad una relazione “sana”, ovvero basata su una vicinanza emotiva ed affettiva, sulla capacità di esprimere i propri bisogni e sulla necessità di imparare a gestire emozioni e conflitti.
Se non affrontato tutto questo, in età adulta lo sviluppo potrebbe portare alla riproduzione di tali dinamiche relazionali anche se inconsapevolmente, perpetuando un malessere psicologico ed emotivo importante.
Inoltre dinamiche tossiche familiari bloccano lo svincolo anche attraverso lo sviluppo di sintomi quali: dipendenza in tutte le sue forme, disturbi alimentari, autolesionismo, difficoltà sociali ed affettive e dispersione scolastica.
Come puoi affrontare queste dinamiche e sconfiggerle?
La famiglia è comunque un sistema di relazioni e, in caso di alto livello di tossicità e difficoltà ad intervenire in ambito familiare, a volte è necessario elaborare un distacco emotivo necessario al proprio benessere, un disinvestimento affettivo e una maggiore indipendenza.
Ovviamente sappiamo tutti che la famiglia viene vissuta, anche qui in Italia, con un valore decisamente importante e come anche un vincolo.
I passi per cambiare anche il tuo vissuto emotivo verso la tua famiglia e prendere le distanze da forme di tossicità sono:
- costruire altri legami fuori dalla famiglia;
- avere altre figure di riferimento (insegnante, istruttore o allenatore, vicino o amico)
- accedere a contesti sociali e fare esperienze di compensazione;
- intraprendere un percorso di psicoterapia
Come puoi affrontare queste dinamiche e sconfiggerle?
Grazie alla psicoterapia potrai lavorare per comprendere la tua storia trigenerazionale e capire anche perchè i tuoi familiari sono caduti in queste dinamiche, capire perchè non ne escono ma scegliere di farlo tu. Inoltre anche nel migliorare le tue capacità comunicative ed emotive, nonché relazionali.
In questo caso la psicoterapia sistemica relazionale è la più efficace e consigliata sia individualmente che a livello familiare.
La famiglia rappresenta il primo luogo di “socializzazione” dove si apprende l’idea di sé.
Avere famiglie tossiche alle spalle mina fortemente la tua efficacia relazionale.
Il problema della famiglia tossica è che tieni tutto nascosto, per dovere, per imbarazzo, per disagio, per paura e soprattutto perché sei sola e vivi nell’illusione che un giorno finirà. Minimizzi le parole, le offese ..giustificando che sono gli effetti di un momento di rabbia… passano i giorni, i mesi gli anni … cresci ma quella paura, quel disagio riaffiora nella stessa intensità di come quando eri piccola. La violenza fisica fortunatamente non so cosa sia ma sono bene cos’è la violenza psicologica ..non ci sono ematomi, non ci sono ferite sulla pelle ma sono incise nell’anima e non si rimarginano mai.
Elisa buongiorno,
comprendo la fatica che può sentire. La psicoterapia può essere uno spazio ottimale per affrontare le paure anche legate alle dinamiche familiari!