Avere a che fare con un partner evitante può diventare decisamente frustrante: silenzi, distanze, evitamenti diventano modalità relazionali quotidiane. Chi vive una relazione affettiva desidera, il più delle volte, attenzioni, cure, presenza e investimento nel rapporto. Ma quando ci si trova ad interagire con un partner con aspetti evitanti, risulta tutto il contrario di tutto. In questo articolo ti accompagno alla scoperta delle caratteristiche del partner evitante e delle dinamiche, anche tossiche, che possono prendere vita nel rapporto.
Come si sviluppa un comportamento evitante?
Vivere un rapporto di coppia con un partner evitante spinge spesso l’altro allo sviluppo di un senso di inadeguatezza e di mancanza che, il più delle volte, viene vissuto come un senso di colpa. Questo implica lo sviluppo di dinamiche tossiche anche in questo tipo di rapporto, proprio per la tendenza del partner evitante ad EVITARE confronti, comunicazioni, scambi e progetti. Ma come si arriva a sviluppare questo atteggiamento alle relazioni?
I partner evitanti sono persone che temono i rapporti, temono la dipendenza e sentono di non poter fidarsi completamente dell’altro.
Il percorso di vita che spesso li accomuna, parte da una storia familiare molto invischiante, con genitori molto richiestivi ed impegnativi, che hanno spesso messo molte aspettative sui figli, creando un senso di soffocamento e assenza di libertà.
Quali sono le caratteristiche del partner evitante?
Il partner evitante è in genere una persona con la tendenza a mantenere le distanze emotive, evitare la vulnerabilità e ritirarsi quando la relazione diventa troppo intensa. Questo tipo di comportamento può essere frustrante e provocare confusione nell’altra persona, specie se questa è più desiderosa di intimità e vicinanza emotiva.
Nello specifico le caratteristiche sono:
- evita gli impegni: non riesce mai a promettere e mantenere un impegno, fino all’ultimo ti tiene sulle spine e non ti consente neanche di organizzarti per conto tuo.
- evita la vicinanza: tutto quello che richiama alla condivisione verrà evitato;
- non comunica in maniera chiara: l’evitante crea intorno a sè confusione e poca chiarezza, con un duplice scopo: tenerti vicino ma non troppo da un lato e, dall’altro, sentire che ha il controllo della relazione.
- evitare progetti e/o impegni a lungo termine e profondi.
Contro ogni aspettativa comune che tenderebbe ad attribuire il ruolo di “evitante” al maschile, emerge anche una presenza di tale modalità nel mondo femminile. Dipende infatti molto dalla storia familiare ed emotiva che ogni singolo individuo apprende nella propria vita.
Quali sono gli effetti sulla relazione?
Come si può immaginare vivere in una relazione con anche uno dei due evitanti significa vivere mai realmente una relazione, e sai perchè?
Affinchè ci sia una relazione sana dovrebbero esserci dei criteri altrettanto sani:
- reciprocità; darsi all’altro dovrebbe essere piacevole e facile.
- impegno; non esiste relazione sana senza impegno.
- progettualità: ciò che contraddistingue una relazione con sbocchi anche possibilmente duraturi è proprio la capacità di poter immaginare insieme e costruire insieme.
Si intuisce facilmente che, coloro che evitano, non facilitano la relazione anzi, la complicano portando l’altro all’estremo della confusione e del senso di solitudine relazionale.
Un partner evitante è intimamente convinto che nessuno soddisferà i suoi bisogni o del fatto che per ottenere soddisfazione dovrà cercare in più persone ciò che gli serve. Questo è anche un modo per non mettere il proprio “cuore” nelle mani di un’unica persona che potrebbe, appunto, respingerlo o abbandonarlo.
Purtroppo, spesso, così facendo, le persone evitanti mettono fine o portano gli altri a mettere fine a rapporti che potrebbero, in realtà, essere estremamente costruttivi.
Il loro è un modo di proteggersi che, però, può diventare estremamente nocivo.
Il partner evitante è in genere una persona con la tendenza a mantenere le distanze emotive, evitare la vulnerabilità e ritirarsi quando la relazione diventa troppo intensa.
Quando scegliere di chiudere con un partner evitante?
Un partner evitante sarà il compagno apparentemente perfetto per chi tenta di “salvare l’altro o di vivere una relazione di sfida e conquista”.
Ma quando può risultare migliore chiudere un legame?
Potresti considerare alcuni elementi utili per scegliere di chiudere. Il partner evitante attua alcuni di questi atteggiamenti e comportamenti:
- tende a non ascoltarti;
- tende a sottovalutarti e sminuirti;
- tende a lasciarti molto solo;
- ti dice cosa dovresti provare a livello emotivo;
- non ti prende sul serio;
- non ti consente di crearti una tua progettualità.
In tutti questi casi puoi sentirti in pace con te stesso/a e scegliere di chiudere per il tuo benessere perchè, purtroppo, prima di ogni cambiamento dovrà essere anche il partner evitante a riconoscere di voler cambiare e, nella maggiorparte dei casi, l’evitante ha paura del cambiamento e del percorso di psicoterapia.