Svincolarsi dalla propria famiglia d’origine per alcune persone diventa una vera e propria missione mentre, per altre, qualcosa di impossibile. In generale lo svincolo familiare è una tappa evolutiva, necessaria per la prosecuzione “sana” della vita adulta ma può essere facilitata o resa più difficile da alcuni fattori emotivi e familiari. In questo articolo ti aiuterò a capire perchè è importante e come mai può essere molto difficile e sofferta, soprattutto a livello psicologico.
Che cosa s’intende per svincolo familiare?
Ogni famiglia, proprio come un organismo vivente, attraversa un percorso di sviluppo costituito di fasi più o meno critiche che permettono al sistema familiare di evolversi adeguandosi alle esigenze continuamente mutevoli dei membri che ne fanno parte.
La Fase dello Svincolo consiste nel processo di crescita del figlio che, anno dopo anno, acquisisce una sempre maggiore autonomia e indipendenza fino al momento in cui si separerà dalla propria famiglia di origine. L’inizio è nella fase dell’adolescenza e termina con l’allontanamento fisico e/o emotivo dalla famiglia di origine.
Esistono due tipi di svincolo:
- fisico: allontanamento fisico dalla famiglia d’origine;
- emotivo: allontanamento emotivo dalla famiglia d’origine.
Tra i due quello emotivo è di certo quello che spesso, se non avviene completamente, fa vivere conflitti interiori e fatiche psicologiche.
Quali sono i fattori che facilitano o impediscono lo svincolo?
Quando si cerca di raggiungere un obiettivo molto dipende anche da alcune condizioni più o meno favorevoli! Nel caso dello svincolo familiare è sicuramente determinante il ruolo della famiglia e quanto essa sia di sostegno. Infatti vi sono alcune condizioni che potrebbero ritardare e/o impedire lo svincolo:
- conflitti familiari;
- separazioni;
- sintomi psicologici da parte dei genitori
Infatti, affinché il figlio sia tranquillo di portare a termine tutte le sue tappe di vita, necessita del sostegno anche emotivo dei genitori. Se, fin dall’adolescenza, sviluppa l’idea che il mondo fuori è pericoloso, che è bene prendersi cura dei genitori e che la sua assenza a casa pesa perchè mamma o papà soffrono, di certo qualcosa non andrà a buon fine.
Quali sintomi sono collegati?
Dove non arrivano le parole arriva spesso il corpo e/o i sintomi psicologici. Che cosa significa? Significa che i sintomi psicologici come ANSIA e DIPENDENZA possono essere collegati a difficoltà di svincolo.
Questo accade perché, a livello emotivo e psicologico, dire i propri bisogni laddove significa far soffrire altre persone può diventare molto difficile, così che ciò che non si dice a parole si dice con i sintomi.
Questi sintomi esplodono e si manifestano soprattutto nelle fasi dall’adolescenza, rischiando poi di cronicizzarsi nel corso della crescita e dello sviluppo.
…i sintomi psicologici come ANSIA e DIPENDENZA possono essere collegati a difficoltà di svincolo.
Cosa può accadere all’adulto non svincolato?
L’adulto che non si è svincolato potrebbe vivere in maniera ambivalente il legame di dipendenza con i propri genitori. C’è chi riesce a farsi una propria vita, anche fuori casa, ma sentire che a livello emotivo si è sempre legati a casa, ponendosi anche domande che possono risultare continue e fonte di ANSIA E DIPENDENZA: “ cosa penseranno i miei genitori? sono d’accordo? se vado qui ci staranno male?”.
Altri scelgono proprio di non investire la propria vita fuori dalle mura di casa ma di concentrarsi soprattutto sulla famiglia d’origine: persone che vivono anche da adulti in casa e che dedicano la loro vita anche ad uno solo dei genitori, di solito quello percepito come più fragile, con il rischio di sviluppare aspetti DEPRESSIVI, imparando a non esprimere i bisogni.
Cosa poter fare?
Se senti che il tempo sta invalidando la tua vita, a prescindere dalla tua età, scegli di prenderti cura di te affrontando questo legame familiare in uno spazio di psicoterapia. Ti aiuterà a scegliere in maniera più autonoma e a lavorare sui tuoi confini familiari e interpersonali.