Soffrire per la fine di una relazione può accadere e quando succede si vive una vera e propria esperienza di perdita. Avere il “cuore spezzato” genera un dolore emotivo molto forte che può manifestarsi in modi diversi indipendentemente dall’età e dal genere. Si tratta di sensazioni ed emozioni che risuonano nel corpo, come un nodo alla gola, un pugno nello stomaco, un peso insormontabile sul petto.
In questo articolo ti accompagno alla comprensione di tutti i modi per rallentare la guarigione di un cuore spezzato, perché si, prima di poter capire come risolvere una situazione o un problema è utile capire bene come potresti peggiorare o bloccare il tutto.
La fine di una relazione cosa comporta a livello psicologico?
Tutti vogliono vivere una relazione affettiva ma poche persone mettono in conto la possibilità della conclusione della relazione. Affrontare la fine di qualcosa, e degli affetti ancora di più, è tra le sfide della vita decisamente inevitabili ma comunque spesso improvvise e/o impreviste che richiedono risorse da mettere in campo e emozioni da gestire.
A livello psicologico implica un cambiamento di status, da “occupato” a “single”, che porta con sé emozioni differenti e anche cambiamenti effettivi nella vita quotidiana:
- abitudini;
- amicizie;
- socialità.
Ovviamente, come in molte altre aree della vita, i cambiamenti e gli effetti che ne derivano dipendono soprattutto dal COME vengono affrontati, nel caso delle relazioni che arrivano a chiudersi dipende molto da come tutto questo prende forma.
Quello che spesso accomuna i Feriti affettivi è il desiderio di guarire, di non provare e sentire il dolore dell’abbandono e della rottura affettiva senza però lasciare il giusto spazio al dolore di esprimersi e vivere.
Cosa porta ad una reazione dolorosa alla fine di una relazione?
Grazie agli studi di neuroimaging, è emerso che la rottura di una relazione provoca risposte cerebrali molto simili a quelle che generano l’astinenza da sostanze come la cocaina e gli oppiacei. I sintomi che ne derivano possono essere il sentirsi depressi, ansiosi, irritabili, confusi a tal punto da impattare sulla nostra capacità di concentrarsi, di mantenere l’attenzione focalizzata e di funzionare all’interno dei vari ambiti della vita. A questo si aggiungono i sintomi fisici come mancanza di energia, agitazione psicomotoria, assenza di appetito e alterazioni del sonno
Inoltre ci sono alcune condizioni di vita, affettive ed emotive che possono influire negativamente nella reazione post chiusura:
- ferite affettive pregresse;
- bassa autostima;
- sfiducia nel futuro;
- ansia;
- dipendenza affettiva.
Come puoi peggiorare o rallentare il processo di guarigione emotiva?
In psicoterapia si dice che, per poter risolvere qualcosa devi anche sapere come poter peggiorare. Parto proprio da questo punto per aiutarti a prendere consapevolezza di quanto l’approccio psicologico sia importante a tutte le situazioni di crisi emotiva ed esistenziale e ti racconto alcune modalità che puoi continuare a fare e/o mantenere per non guarire.
- non avere fiducia: continua a chiudersi e a non aver fiducia nel genere maschile e/o femminile e così facendo costruirai un chiaro confine di difesa dalla sofferenza che però ti aiuterà a continuare ad alimentare la ferita emotiva.
- porsi continue domande: le domande aiutano le persone a pensare di trovare una spiegazione e dare un senso alla storia. Ma continuare a porsi domande ti farà continuare ad alimentare il dolore.
- ridurre i contatti sociali: chiudersi e soffrire sembra inevitabile con un cuore spezzato ma è grazie alle relazioni che potrai guarire e se ti chiudi rallenterai anche la guarigione.
- attivare azioni di controllo e di recupero del ricordo: custodire il ricordo aiuta le persone a mantenere il tutto vivo, anche a costo di continuare a riaprire la ferita del cuore.
Dal momento che l’intrusività dei pensieri può verificarsi molte volte riportando sistematicamente a sentire sensazioni molto dolorose, viene da sé che il processo di recupero di un cuore spezzato è un vero percorso di sfide che richiede un tempo diverso a seconda delle differenze individuali e delle dinamiche che hanno caratterizzato il rapporto stesso.
Grazie ad un percorso ad hoc di psicoterapia, potresti sperimentare il modo migliore per voltare pagina a livello emotivo, ovvero ACCETTARE che anche una relazione può finire e che sta a te decidere come affrontarla.