La paura di essere o rimanere single ha un nome: Anuptafobia. Questa fobia è aumentata negli ultimi anni soprattutto a seguito dell’esposizione sempre maggiore dei social. Vite ideali, vite di coppia, assenza di solitudine, sono tutti aspetti che vengono esasperati dai social, creando molta difficoltà in chi vive una situazione di solitudine e maggior insoddisfazione affettiva. Inoltre questa paura ha un grande impatto nel benessere psicologico della persona e può portare a sintomi psicologici come ansia e depressione. Inoltre le persone con questa paura tendono a costruire relazioni tossiche!
In questo articolo ti accompagno a scoprire meglio questa paura e a capirne i segnali per poter intervenire e lavorarci a livello psicologico.
Come si manifesta la Anuptafobia?
La paura di restare soli colpisce maggiormente persone over 35, i quali tendono a vedersi soli e rassegnati all’idea di trovare qualcuno. Questa paura può portare, come tutte le paure in generale, ad attivare alcuni comportamenti:
- evitamento; ovvero la persona, ormai rassegnata e colpito dalla paura della solitudine e del fallimento, evita di costruire relazioni;
- ossessione; la paura porta ad un aumento del pensiero su questo tema che può sfociare in una ricerca di contatti e di relazione eccessiva e fuori controllo.
In generale, a prescindere da quale siano i comportamenti, entrambi hanno degli effetti paradosso, andando ad aumentare il circolo vizioso della paura!
Perchè è difficile accettare di essere single?
Chi soffre di della paura di rimanere single, teme di vivere la solitudine e associa la felicità e la soddisfazione di sè alla realizzazione della coppia, cercando quotidianamente tentativi di avere un compagno o compagna. Se questa ricerca non conduce all’inizio di una nuova esperienza sentimentale, si può arrivare a soffrire di attacchi di panico (con paura di svenire, di morire, di perdere il controllo), o anche di disturbi depressivi (con senso di vergogna, convincimento di essere colpevole di questa condizione di solitudine, sensazione di isolamento e disperazione, rabbia e irritabilità).
Nel tentativo di evitare lo stato di single e quindi il rischio di soffrire di questi disturbi conseguenti, si tende ad “accontentarsi” di relazioni chiaramente sbagliate. Rapporti privi di un vero fondamento empatico, portati avanti con chiunque mostri anche una minima risposta di affetto.
Quali sono i sintomi della Anuptafobia?
L’ Anuptofobico ha alcuni sintomi che lo caratterizzano:
- la paura della solitudine;
- bassa autostima;
- vergogna;
- ansia e angoscia;
- pensieri negativi;
- fatica a mettere un confine o a chiudere una relazione affettiva.
Questi sintomi possono apparire anche in misura ridotta e non tutti ma, a lungo andare, se la persona non affronta la paura diventeranno invalidanti e bloccanti per la vita dell’individuo. Le famiglie e le aspettative famigliari incidono sul vivere bene o male lo status di single, così come vale per altri status sociali, ed è dunque importante avere chiaro i meccanismi familiari per poter sviluppare una buona consapevolezza di sè e di questa specifica paura.
Come uscirne?
La paura di restare single và affrontata in terapia perchè espone la persona a relazioni insoddisfacenti peggiorando il livello di benessere psicologico, con maggiori sintomi che rappresentano l’insoddisfazione e i pensieri associati negativi. Grazie alla psicoterapia sistemica la persona può lavorare individualmente su di sè e sul suo passato affettivo e familiare per cambiare il presente!