Colmare un vuoto affettivo può diventare la missione per alcune persone che sentono un costante ed invasivo senso di vuoto: morsa allo stomaco, senso di fame insaziabile, pugno allo stomaco e senso di nausea possono essere alcune manifestazioni e sensazioni di questo vuoto.
In questo articolo ti accompagnerò a comprendere alcune modalità che spesso si utilizzano al fine di “tappare, non sentire e non alimentare” il vuoto affettivo, senza però trovare una reale soddisfazione.
Come si crea il vuoto affettivo?
L’origine di tale sensazione và spesso ricercata nelle relazioni familiari e nelle dinamiche relazionali che hanno origine fin dalla primissima età e che, anche inconsapevolmente, lasciano un senso di vuoto: conflitti familiari, lutti, malattie, depressione, genitori occupati a risolvere altre situazioni o a gestire altri familiari.
Non è facile a volte definirlo, vi sono sensazioni ed emozioni simili alla tristezza e alla solitudine che accomuna molte storie di “vuoto” e vi è spesso una tendenza a soffocare tale sensazione anziché ascoltarla e comprenderla.
Cosa accade a te e alle tue relazioni?
L’adolescenza è il periodo tipico per iniziare a sentire tale sensazione e il più delle volte le relazioni saranno la ricerca di compensazione: la relazione con l’altro ha quindi la funzione, al di là della sua natura sia d’amicizia che d’amore, di fare da “tappo” al vuoto affettivo, sperando nella risoluzione.
Ma più cercherai forme di tappo altrove da te, più il vuoto potrà crescere: l’altro avrà quindi enorme potere nella tua vita, e sarai proprio tu a fornirgli tale valore.
L’effetto a lungo termine su di te porta allo sviluppo di:
- scarsa autostima
- sfiducia in sè e negli altri
- ricerca ossessiva di relazioni
- paura della solitudine
- ansia
Quali apparenti soluzioni?
Come dico spesso in psicoterapia ogni azione, ogni sintomo ha sempre un senso se lo sviluppi, perchè sarà sia un tentativo di comunicare ma anche il tentativo di trovare delle soluzioni, anche se apparenti.
Le compulsioni sono infatti delle azioni e/o dei comportamenti ripetuti, incontrollabili all’apparenza, e che possono essere nocivi per la qualità della vita.
Le dipendenze e il cibo diventano tra le compulsioni maggiormente utilizzate al fine di compensare un senso di vuoto: le dipendenze possono essere sia da sostanze che comportamentali o anche affettive.
Qual è il ruolo delle compulsioni nel vuoto affettivo?
Grazie alle compulsioni ti illuderai di risolvere il senso di vuoto, compensando con sostanze, shopping, sesso, lavoro, affetti, intenet, gioco e cibo compulsivo. Sarà il senso di vuoto che regolerà la tua giornata e condurrà le tue relazioni e ti farà sentire compulsivo.
Per gestire tale aspetto di “tappo compulsivo” e riprenderti in mano la tua vita è importante sviluppare nuove modalità di gestione del vuoto affettivo, non bloccando la sensazione di vuoto ma ascoltandola e affrontandola. Il più delle volte le persone hanno paura di quello che possono scoprire di sé ma è guardando in faccia la paura che si potrà saziare il vuoto.
E’ importante sviluppare nuove modalità di gestione del vuoto affettivo, non bloccando la sensazione di vuoto ma ascoltandola e affrontandola.