A chi non è capitato di vivere con ansia una relazione? A chi non è capitato di sentirsi non all’altezza di un incontro o di una prima uscita? Quante volte ti è capitato di evitare un legame per paura di non essere all’altezza? In questo articolo ti aiuterò a capire che cosa si intende per “ansia da prestazione” e come si manifesta nelle relazioni affettive.
L’ansia da prestazione è caratterizzata dalla continua ricerca di approvazione o riconoscimento da parte degli altri e nasconde il timore di non essere all’altezza delle situazioni sociali, fino ad arrivare al timore di essere rifiutati. Tale paura può portare la persona a isolarsi dalle relazioni sociali, boicottare ed anticipare possibili problemi, soprattutto criticando se stesso, mettendosi in eccessiva discussione.
Come si arriva a sviluppare questa particolare forma di ansia?
Molto di questa preoccupazione ha a che vedere con aspetti legati all’autostima e alle relazioni familiari; infatti capita spesso che persone con una tendenza alla “prestazione” siano stati sollecitati, stimolati, spronati anche dai genitori o da altre figure di riferimento a fare sempre di più, imparando che il pensiero dell’altro è importante e spesso da ricercare.
Per le persone che vivono ansia prestazionale relazionale il più delle volte valutano la propria importanza, il proprio valore, sulla base dei feedback ricevuti dagli altri e in relazioni agli altri. Ad esempio “ MI sento importante solo quando ricevo uno sguardo, un apprezzamento e un complimento” possono essere presenti come pensieri e vissuti in chi ovviamente pone molta importanza al mondo esterno.
Quali sono alcuni segnali tipici della persona che vive questa forma di ansia affettiva?
- Paura della critica e del giudizio dell’altro; il contesto di vita e di sviluppo spesso ha posto molto attenzione e a sua volte ha spesso giudicato il mondo esterno. Capita molto spesso infatti che chi teme il giudizio spesso sia il primo ad avviarlo, proprio come un paradossale meccanismo di difesa. Ecco però che, chi vive ansia da prestazione, è come se anticipasse pensieri, azioni che spesso attiva in primis sugli altri, temendo l’impatto su di se’.
- Ipercriticità su di sé; frequenti pensieri su di sé di natura critica e disfunzionale sono all’ordine del giorno, compresi i pensieri punitivi e di colpa.
- Scarsa Autostima; “Non sono abbastanza per lui, ho sicuramente sbagliato, potevo fare meglio, potevo essere più brava” sono alcuni dei pensieri legati all’autostima scarsa.
Alla base dell’ansia c’è una paura che, per le tematiche affettive, il più delle volte riguarda la paura di stare sola, di essere abbandonati e di essere giudicati dagli altri.
Qual è l’impatto di quest’ansia nella vita affettiva?
Il più delle volte può portarti a vivere con molta preoccupazione ogni occasione affettiva e sociale, potresti sentirti obbligata a presenziare a tutte le situazioni e dover esserci sempre, proprio per colmare la paura della sostituzione nella relazione e la paura di poter sperimentare scarso interesse verso te stessa.
A volte le persone continuano a vivere con ansia da prestazione le relazioni, ansia che potrebbe anche non impedirti di vivere una relazione di coppia ma, sicuramente, con un pensiero e una tensione eccessiva.
Grazie ad un percorso di psicoterapia puoi affrontare tali aspetti, sia attraverso una terapia di coppia sia attraverso quella individuale.
Proprio grazie alla psicoterapia sistemica relazionale potresti trovare un nuovo modo di vivere le tue relazioni affettive e, chissà, pensare di riposarti anche un po dalle tue fatiche emotive.
Alla base dell’ansia c’è una paura che, per le tematiche affettive, il più delle volte riguarda la paura di stare sola, di essere abbandonati e di essere giudicati dagli altri.