Quale figlio vorrebbe vedere i propri genitori separati? Tendenzialmente nessuno, però a volte il conflitto diventa così nocivo, o il clima familiare così insopportabile da far pensare ai figli che sarebbe la strada migliore. Ma la coppia non sta insieme per magia, servono impegno, intimità e passione, senza tralasciare la responsabilità. In un mondo dove le separazioni sono possibili e anche molto frequenti, parlare di ciò che può tenere insieme la coppia è fondamentale, andando a comprenderne il significato e le ripercussioni in ambito psicologico.
Perchè si pensa che sia doveroso stare insieme per i figli?
Quando lavoro con le coppie sento spesso che i figli siano il vero motivo che tiene legate le persone e, da psicoterapeuta, vedo molti limiti di questa visione da diversi punti di vista. In generale però si arriva a pensare questo grazie al mito del sacrificio e la paura del giudizio che minano la possibilità di risolvere dei problemi anche scegliendo la separazione. Nello specifico, come ogni progetto comune che non abbia per finalità diretta la coppia stessa e i due partner, anche quello di fare dei figli non è sufficiente a tenere insieme la coppia.
Fino a pochi anni fa, con l’idea di salvaguardare l’interesse dei figli, molti genitori pensavano di far bene a cercare sistematicamente di passar sopra ai problemi relazionali della coppia, facendo finta che non ci fossero. Spesso, però, era poi molto tardi quando si accorgevano di avere sacrificato pesantemente e invano gran parte della propria vita.
Perchè è bene che non siano i figli a tenere insieme la coppia?
In primis i figli non dovrebbero avere il compito di essere l’unica motivazione per cui i genitori stanno insieme perchè, a differenza di ciò che si pensa, i figli così facendo non si sentiranno più importanti anzi, si sentiranno intrappolati. Per un figlio che cresce con questo enorme peso, che si abitua a portare, la via dello svincolo psicologico ed emotivo, se non addirittura fisico, dai genitori e dalla casa viene messo a dura prova.
Quasi sempre, quando due stanno insieme “solo per i figli”, non solo perdono la propria vita, ma nei fatti danneggiano, spesso gravemente, anche quella dei figli, perché questi diventano il fulcro su cui la coppia pretende di appoggiarsi per sopravvivere. I genitori non se ne accorgono quasi mai, e i figli, pur accorgendosene, non osano pensare che è un’ingiustizia il fatto che sulle loro piccole spalle venga posto a gravare il peso del destino della coppia dei genitori. Perché è di questo che si tratta. Le piccole spalle dei figli non sono in grado di reggere un compito per loro del tutto sproporzionato.
Perchè il genitore non si separa?
Alla base della resistenza alla separazione ci sono diversi fattori, da quello economico a quello familiare, da quello sociale a quello egoistico: semplicemente stare insieme per i figli mantiene paradossalmente un equilibrio anche se distruttivo. I genitori che mettono al centro della vita i figli e il loro focus diventano loro, spesso non lo fanno per il bene dei figli ma per se stessi, per non cambiare, per paura di cambiare, per la solitudine o tanto altro! Si pensa quindi di fare del bene a loro ma, in realtà salvo alcuni casi particolari, è più facile che la resistenza serva al genitore per non affrontare il cambiamento, per non riscostruirsi la vita.
Quali sono gli effetti psicologici di un clima conflittuale nei figli?
Se non ci si separa ma si vive in totale silenzio oppure in conflitto i figli manifesteranno alcuni segnali psicologici da tenere sotto controllo:
- ansia; l’ansia e l’attacco di panico sono sintomi specifici legati all’ansia da separazione e al non sapere quale e se prendere posizione tra i genitori.
- difficoltà emotive; figli che sono il collante della coppia di solito manifestano faticosamente le proprie emozioni per paura che succeda qualcosa.
- fatica nello svincolo; l’obiettivo per i figli non è vivere con i genitori, se non per scelta, ma avere la scelta e sentirsi di poter lasciare il nido per crescere ed evolvere. Un figlio che è intrappolato nella apparente felicità dei genitori si sentirà poco libero di esistere per sè e fuori da casa.
- difficoltà affettive: figli che vedono genitori non parlarsi, che sentono conflitti incessanti che tipo di affetto e di esempio avranno? Tenderanno a riprodurre tali schemi relazionali.
Il rischio è che, cresciuti, i figli si convincano che la vita amorosa non sia poi gran cosa, e che rifuggano dal realizzare sé stessi nelle loro proprie relazioni amorose. Che nascondano la loro sostanziale paura dell’amore, come fosse una realtà troppo pericolosa, dietro pretestuose idealità coercitive. Proprio come hanno tragicamente imparato dall’esempio fuorviante dei genitori.
Come affrontare quindi una crisi di coppia?
In quanto genitori c’è una responsabilità verso i figli che può includere anche la responsabilità di essere sereni e riconoscere le proprie fatiche psicologiche, andando a comprendere che se si stà insieme per i figli e non si affrontano i problemi questa non è la soluzione. Se si vuole bene ai figli e si vuole continuare una vita di coppia, il primo passo è affrontare i problemi per evitare che siano i figli ad accollarseli. La psicoterapia rimane la strada più indicata per farlo!