Quando le dipendenze si incontrano, si rafforzano, non si annullano e questo accade anche con la dipendenza da relazioni online e dipendenza affettiva. In questo articolo ti accompagnerò alla conoscenza delle forme di dipendenza virtuale relazionale e di come essa sia spesso un sintomo che nasconde altro e che si lega alla dipendenza affettiva, diventando una gabbia dorata, dalla quale a volte non è facile trovare la chiave di uscita.
Che cos’è la Cyber relational addiction?
La cyber relational addiction (dipendenza dalle relazioni virtuali) consiste nella compulsione ad instaurare relazioni esclusivamente (o quasi) attraverso il web. Come tutte le altre forme di dipendenze, ciò che qui crea la dipendenza non è tanto la relazione online in sé, quanto il meccanismo compulsivo alla base delle applicazioni.
Non tutte le persone sviluppano dipendenza, anzi, alcune trovano anche l’amore o l’amicizia; la dipendenza diventa quindi un sintomo che spesso nasconde molto altro.
Che cosa accade dentro a questa dipendenza?
Le relazioni quotidiane reali diventano meno importanti, vengono limitate o addirittura interrotte, e quelle instaurate via internet diventano quelle “reali”, le uniche gratificanti. Nello specifico:
- La persona ha bisogno di passare molto tempo in rete per intraprendere e mantenere relazioni amicali e/o sentimentali;
- si verifica una perdita di interesse per le relazioni amicali e/o sentimentali offline (nel mondo esterno);
- la persona dipendente dalle relazioni online ha più volte tentato, senza successo, di controllare, ridurre o interrompere il suo accesso alla rete.
Come si sviluppa?
In generale la dipendenza è un sintomo e come tale nasconde molto altro come, ad esempio, una scarsa autostima, una fobia sociale, una depressione o un senso di vuoto da colmare.
Le persone che sviluppano una dipendenza dalle relazioni online hanno alcune caratteristiche che le accomunano:
- hanno esperienze relazioni vissute come negative e disfunzionale;
- temono il rifiuto e l’abbandono;
- hanno un’idea di sé anche estetica a volte negativa;
- presentano sintomi ansiosi;
- hanno una dipendenza affettiva.
La dipendenza relazionale diventa quindi la soluzione apparente a queste possibili difficoltà, riducendo la qualità della vita e influenzando anche le azioni quotidiane.
Quando si lega alla dipendenza affettiva?
In moltissime storie di dipendenza affettiva anche le relazioni online ricoprono un ruolo, spesso scomodo, che spinge le persone a sentirsi dipendenti dall’altro.
Come dico spesso in psicoterapia, il più delle volte nelle relazioni online si vive sulla cresta dell’onda, le emozioni sono positive ed intense, si coglie solo ciò che si vuole dell’altro e si mostra solo ciò che piace di sé all’altro. Insomma sembra un luogo perfetto per chi, come il dipendente affettivo, ha bisogno di sentire forti emozioni, presenza il più possibile costante con l’effetto di sentirsi travolgere dalla relazione e vivere per la relazione.
Infatti, nella cyber-relational addiction, si raggiunge velocemente un effetto positivo, ovvero il fatto di chattare o dialogare con qualcuno, dal posto sicuro ovvero la stanza di casa. Tale situazione di comodità, alimenta il comportamento proprio perché semplifica il mondo comunicativo e relazionale.
Come si comporterà il dipendente affettivo nelle relazioni online?
Per il dipendente affettivo le relazioni online potrebbero assumere vari significati:
- compensatorio: ovvero compensa la non completezza e totalità di un rapporto già attivo e quindi compensatorio di una relazione mai abbastanza;
- sostitutivo: si sostituisce la dipendenza con altre forme di dipendenza, anche se virtuale. Questo passaggio a volte diventa il classico meccanismo per disintossicarsi progressivamente da una relazione con l’illusione di vivere diversamente il nuovo legame.
Le relazioni online sono per il dipendente affettivo qualcosa di negativo e distruttivo, perché aumentano la sua illusione dell’amore totalizzante, aumentano le forti emozioni perché legate al perenne contatto con l’altro sfociando, il più delle volte, in ansia. Il tutto produce l’aumento di sintomi di ansia e ossessivi, sintomo che richiama alla paura della separazione, della non conferma e del silenzio relazionale. Inizialmente però per chi ha una dipendenza affettiva il virtuale diventa un luogo ideale, di connessione e di ricerca, di orari che si prolungano e di parole che illudono, ma ben presto alla prima non risposta o attesa maggiore arriva l’ansia e la paura di non andare bene.
Grazie ad un percorso di psicoterapia si può lavorare sul processo di guarigione dalla dipendenza affettiva e anche relazionale, senza dover pensare di essere sbagliati, ma riconoscendo le proprie difficoltà.
il più delle volte nelle relazioni online si vive sulla cresta dell’onda, le emozioni sono positive ed intense, si coglie solo ciò che si vuole dell’altro e si mostra solo ciò che piace di sé all’altro.