Il dolore psicologico non è una condizione vissuta bene dalla maggior parte delle persone e, soprattutto, quando viene associato ad una ferita affettiva. Si cresce con l’idea che ci siano dei farmaci per affrontare il dolore fisico, mentre per il dolore affettivo sembra tutto nelle nostre mani.
Sicuramente è così, in quanto non esiste un antidoto alla sofferenza ma la possibilità di affrontarlo e gestirlo. Inoltre la paura di non dimenticare l’altro imprigiona e blocca dalla possibilità di creare un nuovo inizio. In questo articolo ti aiuterò a capire che cos’è il dolore psicologico, come si manifesta e perchè per alcune persone sia intollerabile.
Che cos’è il dolore psicologico?
Quando si parla di dolore psicologico, detto anche emotivo, ci si riferisce a una profonda sofferenza interiore, non sempre visibile dall’esterno (a meno che non sfoci in “sintomi” e atteggiamenti ben precisi) e che nasce come una reazione a eventi avversi che ci toccano nel corso della vita, come può essere un lutto o la fine di una relazione, una perdita, una separazione, un fallimento personale, ecc.
Ci sono diversi modi per affrontare il dolore, tra i più gettonati:
- la consapevolezza: caratterizza le persone che riescono ad affrontare il dolore, conservando le proprie cicatrice, imparando ad amarle;
- il rancore: caratterizza le persone che, non consapevoli di sé e del dolore emotivo, lo affrontano con rabbia e rancore diventando un macigno senza fine apparente.
Scegliere come affrontarlo non è sempre semplice perché il dolore psicologico, quando si trasforma in rancore, diventa una prigione e distanzia le persone dal vero motivo del loro dolore.
Come si manifesta il dolore psicologico?
La sofferenza psicologica porta con sé un dolore di tipo emotivo, interiore che difficilmente trova parole per esprimersi, ma sintomi fisici che lo rappresentano.
Tra le manifestazioni maggiormente frequenti del dolore psicologico ci sono:
- mal di pancia;
- emicrania;
- ansia;
- insonnia;
- nausea;
- vertigini.
Coloro che vivono maggiormente questi sintomi sono persone che non hanno una consapevolezza della connessione tra dolore fisico e dolore psicologico, anzi. Spesso vanno da medici e specialisti di vario tipo prima di arrivare ad uno spazio di psicoterapia. Facendo così, anche in ambito affettivo, le persone non sono portate a risolvere le loro paure ma tendono a voler ridurre solo i loro sintomi.
Cosa succede con le ferite affettive?
Quando l’amore finisce non è detto che anche la mente sia sullo stesso piano. Infatti il terrore per alcune persone è di non dimenticare, e smettere di pensare, alla persona amata. Tale pensiero genera un malessere di fondo, psicologico, che imprigiona la persona e lo porta ad aumentare i sintomi ansiosi e ossessivi.
Come affrontare il dolore psicologico?
Il modo migliore per affrontare il dolore psicologico non è scappare da esso, non è sostituire la persona o le azioni. La chiave per vivere ed attraversare con consapevolezza il dolore emotivo ti richiede impegno e resistenza. Sei tu che fai la differenza grazie alla possibilità di metterti al centro e vivere in primis per prenderti cura di sé.
Alcuni suggerimenti utili per iniziare da te a gestire il dolore emotivo:
- scrivi un diario;
- esprimi il tuo malessere e lascia andare le emozioni;
- inizia nuove abitudini;
- prendi il tempo per te;
- circondati di persone, anche poche, che ti vogliono bene.
Inoltre ricorda che la paura del dolore emotivo ti porta a cambiare anche l’idea di te senza possibilità di cambiamento, se non grazie alla psicoterapia, luogo privilegiato nel quale affrontare il tuo dolore emotivo e trasformarlo nella tua rinascita.
Quando il cuore soffre, anche il corpo lo sente.