
Il senso di inadeguatezza relazionale è una sensazione comune che può emergere in vari contesti sociali e affettivi, come nelle amicizie, nelle relazioni familiari o romantiche. Si manifesta come una percezione di non essere “abbastanza” per gli altri, o di non riuscire a soddisfare le aspettative che ci vengono imposte o che ci imponiamo. Questo può portare a sentimenti di isolamento, ansia sociale, o anche paura del rifiuto. In questo articolo ti spiegherò perchè si arriva a sentirsi in questo modo e come poter fare per migliorare questa sensazione, sia in teoria che nella pratica.
Che cos’è il senso di inadeguatezza?
Il senso di inadeguatezza è una sensazione emotiva che nasce quando una persona percepisce di non essere abbastanza o di non soddisfare determinati standard, sia esterni che auto-imposti. È una sorta di convinzione che si è “meno” rispetto ad altri o che non si possiedono le qualità o capacità necessarie per affrontare una situazione o una relazione in modo adeguato. Questo senso di inadeguatezza può manifestarsi in diversi ambiti della vita, come il lavoro, le relazioni interpersonali, o anche nella propria auto-percezione. Si può avvertire come una mancanza di competenza, valore, o merito, e spesso è legato a un’auto-valutazione negativa. In ambito affettivo spesso ha delle origini passate e collega all’età evolutiva.
Come riconoscerlo?
Le persone che sperimentano il senso di inadeguatezza tendono a:
- Farsi troppe domande sul proprio valore: Si chiedono costantemente se sono abbastanza bravi, capaci o meritevoli di amore e attenzione.
- Evitare situazioni sociali o sfide: Per paura di non essere all’altezza o di fare brutte figure, possono evitare di mettersi in gioco.
- Comportamenti perfezionistici: La paura di non essere abbastanza può spingere alcune persone a cercare di essere perfette in tutto, senza mai sentirsi soddisfatte dei propri risultati.
- Paragonarsi continuamente agli altri: Il confronto con gli altri è una delle principali fonti di inadeguatezza, specialmente quando ci si sente inferiori rispetto a chi ci circonda.
Quali sono le radici di questo senso di inadeguatezza?
Alla base delle esperienze affettive ci sono sempre almeno due elementi:
- L’attaccamento: è lo stile con la quale i genitori hanno risposto ai primissimi bisogni emotivi, e tendenzialmente chi soffre di senso di inadeguatezza oscilla tra l’ansioso e l’evitante.
- La storia familiare: ci sono dinamiche affettive e comunicative delle famiglie d’origine che possono portare alla costruzione di idee disfunzionali di sè, con le quali poi si tende a leggere la conseguente realtà.
Quali sono gli effetti sulle relazioni?
Sentirsi inadeguati crea un malessere psicologico dovuto a sintomi che esprimono il malessere relazionale. Che si tratti di ansia, di preoccupazione generalizzata, di doc o di depressione, la sensazione di malessere può pervadere la persona fino a mettere a rischio l’area relazionale. Inoltre, lo stile evitante o ansioso di attaccamento, spinge la persona a sentire come necessaria la rassicurazione o a evitare i conflitti, nuocendo alla capacità di stare nelle relazioni e nella trasparenza di esse. Si sottolineano quindi:
- fatica a progettuare;
- fatica a concretizzare;
- paura di vivere il rapporto;
- tentativi di controlli eccessivi;
- ansia sociale.
Come uscirne?
Il primo passo come ogni sofferenza psicologico è riconoscerla e nomimarla. Spesso le persone arriva in terapia per ansia o attacchi di panico legate a situazioni relazionali, ma in realtà parliamo proprio di dimensione più legate alla sofferenza affettiva che porta a generare circoli viziosi. La soluzione? Iniziare un percorso di psicoterapia e costruire il tuo cambiamento.