Comunichiamo tutti i giorni e in modo svariato, attraverso canali verbali o non verbali, attraverso social o altri mezzi, ma disicuro non possiamo dire che non comunichiamo.
Tantissimi conflitti relazionali hanno a che vedere con l’incomprensione del messaggio e la difficoltà ad ascoltare l’altro.
Si dice infatti che tutti abbiamo bisogno di parlare, ma chi ascolta veramente? Ecco che prima di entrare nello specifico di come poter migliorare la relazione
dobbiamo anche comprendere in che cosa consiste la comunicazione e imparare tutti i modi possibili per migliorarla.
Come funziona la comunicazione?
La comunicazione interpersonale vede come protagonisti due o più individui e si basa su una relazione in cui gli interlocutori si influenzano reciprocamente, pur non
rendendosene conto, nella maggior parte dei casi. L’atto pratico del comunicare, dunque, si basa sulla certezza che ognuno di noi interagisce all’interno di un sistema
di tipo circolare, dove il comportamento di ogni membro influenza l’altro. Scendendo nel dettaglio, è possibile individuare un’ulteriore distinzione tra:
1) COMUNICAZIONE VERBALE: il livello che indica ciò che si dice o, nel caso della comunicazione scritta, ciò che si scrive; riguarda la scelta delle parole e la costruzione
logica delle frasi, secondo le strutture grammaticali e sintattiche della lingua alla quale ci si riferisce. La comunicazione verbale (CV) utilizza un codice digitale fatto di segni
arbitrari, cioè di simboli utilizzati convenzionalmente per designare una determinata parola.
2) COMUNICAZIONE NON VERBALE, ossia tutto quello che si trasmette attraverso la propria postura e i propri movimenti, ma anche attraverso la posizione che si occupa
nello spazio e gli aspetti estetici. Essa riguarda: mimiche facciali, sguardi, gesti, posture, andature e abbigliamento. La CNV utilizza prevalentemente un codice
analogico, riproducendo per immagini ciò a cui fa riferimento. Molti studiosi preferiscono utilizzare il termine Linguaggio del Corpo quando parlando di CNV.
3) COMUNICAZIONE PARAVERBALE, vale a dire il modo in cui qualcosa viene espresso. Essa riguarda la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il
silenzio ed altre espressioni sonore, come ad esempio schiarirsi la voce, tamburellare ed emettere suoni. Nella scrittura possiamo fare riferimento all’uso della
punteggiatura, capace di attribuire uno specifico ritmo durante la lettura. Sia il non verbale che il paraverbale inviano messaggi spesso inconsapevoli e di tipo emotivo.
Quale collegamento tra comunicazione e relazione?
Si dice che ogni problema di comunicazione è un problema di relazione e viceversa. A prescindere dal contesto del malessere relazionale, tutto deriva da come comunichi. Problemi di coppia, al lavoro, in famiglia con gli amici, le relazioni diventano stressanti e difficili per la fatica a comunicare. Le difficoltà maggiori sono:
- paura del giudizio;
- timore di perdere l’altro;
- paura di non andare bene;
- bassa autostima, idea di valere poco;
- aggressività o passitivtà.
Ho citato alcune tra le paure maggiori, che derivano anche dalla propria storia familiare. Vi sono infatti, molte influenze sulla comunicazione a livello familiare, ovvero come is comunica in famiglia diventa uno stile che ci si porta anche in età adulta.
Anche se pensi di non comunicare, ricordati che è decisamente impossibile farlo.
Come migliorare la comunicazione?
La comunicazione alla base necessita di CONSAPEVOLEZZA, senza di esse non si può cambiare nulla.
In generale puoi migliorare la comunicazione attraverso:
- comunicare come ti senti;
- non attaccare l’altro;
- evita di dire TU, ma IO;
- comunica i tuoi bisogni;
- ricordati che come comunichi dice anche molto della relazione con quella persone, se la stimi, se la consideri se la ami ecc…
Perchè andare in psicoterapia?
La psicoterapia è di aiuto per aumentare la consapevolezza individuale e familiare, per lavorare sui bisogni emotivi ed affettivi e per costruire modalità comunicative efficaci.