Le ossessioni nel disturbo ossessivo compulsivo, possono essere definite come pensieri ripetuti, idee, immagini mentali o impulsi che un individuo sperimenta in modo intrusivo, indesiderato e/o inappropriato. Esattamente come le altre tipologie di disturbo ossessivo compulsivo, le ossessioni del doc da relazione, si concentrano su dubbi, pensieri, domande che generano una forte sensazione di ansia, incertezza e disagio.
Capita ad esempio di sviluppare pensieri che riguardano tematiche relazionali e su precise caratteristiche del partner: “lo amo o non lo amo?”, “Se poi lui non mi piacesse più?”, queste sono alcune delle domande tipiche di chi vive un’ossessione affettiva. Ovviamente affinché vi sia una vera e propria corrispondenza con il disturbo, è da comprendere quanto le ossessioni e quindi i pensieri siano intrusivi.
Cosa si intende per Doc da relazione?
Il disturbo ossessivo in generale si sviluppa in situazione di aumento di ansia e quindi di paura, paura che può essere reale o immaginaria, ma che comunque può far si che la persona attivi pensieri di tipo “ossessivo” piuttosto che “compulsivo”. Le ossessioni sono sottoforma di domande nel DOC da relazione, come ad esempio “Non provo nulla per lui/lei o forse non è così?”“Se penso ad altri uomini/donne vuol dire che non è il partner giusto per me”, mentre la risposta alle ossessioni sono le compulsioni che hanno come fine il controllo dei pensieri ossessivi e il disagio che creano questi. Nel caso del DOC da relazione le compulsioni possono riguardare pensieri e azioni. Esempi di compulsioni sono sotto forma di test, come ad esempio capire se lo ama ancora ad esempio attraverso il sesso, provare a dire delle cose al fine di ottenere un segnale e via dicendo…
Nel Doc da relazione questi test continui volti a verificare la veridicità delle ossessioni nella forma di compulsioni diventano deleteri, in quanto non faranno altro che accrescere l’angoscia ed il dubbio, innescando un circolo vizioso.
Doc e dipendenza affettiva
Il doc da relazione è una forma di disturbo ossessivo compulsivo (ROCD) nel quale la persona sperimenta pensieri intrusivi, indesiderati e pervasivi, riguardanti la qualità e l’autenticità dell’amore nei confronti del proprio partner.
La correlazione tra dipendenza affettiva e Doc da relazione è presente, soprattutto nella fase del possibile “abbandono” sia reale che immaginario. Infatti, per chi vive dentro una relazione patologica, il vissuto di paura collegato alla possibile fine della relazione è all’ordine del giorno, soprattutto dopo la prima parte dell’innamoramento.
Chi vive dentro una dipendenza affettiva, vive dentro l’incertezza continua della propria relazione, basata sul legame di dipendenza dall’altro, volte anche reciproco: certo è che, essendo una dipendenza, anche l’idea di perdere l’altro o la relazione e le forti emozioni, diventa emotivamente complicato da gestire per chi ne soffre.
Quali sono le conseguenze nella vita quotidiana?
Chi vive con questi pensieri quotidianamente arriva a vivere la vita con molta difficoltà, a mettere tutto in dubbio e a farsi guidare dalle paure e dall’ansia anziché dai reali bisogni emotivi ed affettivi. Vivere in questa dimensione può privare la persona di una regolarità nelle mansioni quotidiani, bloccare dal lavoro e ridurre i contatti con il mondo esterno, proprio perché la relazione e i suoi pensieri occupano molto spazio.
Quale aiuto efficace?
Grazie alla psicoterapia sistemica relazionale potrai trovare un senso a quello che accade, delle strategie di gestione dei pensieri e delle compulsioni con la possibilità di scegliere che relazioni vivere e non essere in balia di esse.
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Capita spesso di sviluppare pensieri che riguardano tematiche relazionali e su precise caratteristiche del partner: “lo amo o non lo amo?”, “Se poi lui non mi piacesse più?”, queste sono alcune delle domande tipiche di chi vive un’ossessione affettiva.