
Chi come me lavora con tematiche affettive sa che, nella maggior parte dei casi, le relazioni sollecitano anche le emozioni: si pensi alla fase dell’innamoramento e alle “farfalle sullo stomaco”, alle “montagne russe” dei momenti in cui la relazione non è stabile e/o sicura.
Ma cosa succede quindi alle emozioni dentro relazioni tossiche? in questo articolo ti aiuterò a comprendere l’utilità delle emozioni nelle relazioni e cosa accade ad esse nelle relazioni distruttive.
A cosa servono le emozioni?
Le emozioni primarie o dette anche di base sono le più conosciute, come la rabbia, la tristezza, la gioia, la paura, il disgusto e la sorpresa. Se pensi alle tue relazioni sicuramente hai provato almeno una volta nelle vita tali vissuti emotivi, a volte accettandoli altre volte rifiutandoli. SI dicono emozioni di base perchè sono presenti in tutti gli esseri umani e in tutte le culture, cambiano però nella loro manifestazioni. La loro funzione è di orientarci e di dirci cosa fa bene e co sa fa male, sia nella vita che nelle relazioni.
Emozioni e relazioni, quale connessione?
Le relazioni sono necessarie alla sopravvivenza, spingono verso la funzione evolutiva e occupano molto spazio nella vita quotidiana. In particolare, come dico spesso in psicoterapia, le emozioni se ascoltate lasciano grandi informazioni, perchè non sono giuste o sbagliate ma solo utili. Questo vuol dire che tutte le emozioni hanno il diritto di essere vissute, quello che cambia è come tu scegli di accettarle o come scegli di rifiutarle. Anche gli altri hanno un grande impatto nella gestione emotiva, ad esempio nelle relazioni ci sono alcune emozioni che vengono date come maggiormente scontate mentre altre come più frequenti.
Quello che succede alle relazioni affettive quando le emozioni sono vissute dalle persone come “negative” è che anche i corpo avrà dei segnali, perchè le emozioni sono collegate ad una risposta fisica. SI pensi ad esempio a relazioni dove si vive la paura ( paura di perdere l’altro, paura di dire qualcosa, paura di affrontare un conflitto…) il corpo spesso vivrà una tensione muscolare o svilupperà una reazione simile all’ansia ( tachicardia, sudorazione, insonnia ecc…).
Quindi non fare arrivare le emozioni prima delle tue parole, ma sii clemente con loro. Infatti se una relazione ti suscita rabbia o tristezza, avrai i tuoi buoni motivi. Possono essere legati al presente ovvero a quello che vivi ma anche al passato, cioè a quello che hai vissuto. Solo la consapevolezza ti può aiutare a gestire tutto questo e ad esserne consapevole.
Qual è la connessione familiare con le emozioni?
Le emozioni possono essere influenzate anche dal contesto familiare soprattutto in termini di ciò che puoi o non puoi esprimere, di come dovresti essere e come dovresti gestire le emozioni. I “divieti” impliciti a livello emotivo possono condizionarti a tal punto da adattarti alle aspettative e alle modalità di gestione degli altri, imparando pian piano a negare quello che senti, a non darci peso e non prenderti sul serio.
Perché lavorare sulle emozioni per migliorare le tue relazioni?
Ciò che senti e ciò che provi dice molto di te, và ascoltato e accettato senza giudizio o critica, anzi. E’ proprio grazie ad esse che sari più soddisfatto della vita e delle tue relazioni.
Grazie ad un percorso di psicoterapia, potresti sentirti consapevole di ciò che provi, in grado di comunicarlo e utilizzarlo anche nel tuo mondo affettivo. Ovviamente la psicoterapia sistemico relazionale connette anche le difficoltà che potresti sentire ai vissuti familiari, collegamento che ti aiuterà a dare una lettura non solitaria ed isolata al tuo problema, ma entrerai in un mondo relazionale, sempre.
Quindi non fare arrivare le emozioni prima delle tue parole, ma sii clemente con loro. Infatti se una relazione ti suscita rabbia o tristezza, avrai i tuoi buoni motivi. Possono essere legati al presente ovvero a quello che vivi ma anche al passato, cioè a quello che hai vissuto. Solo la consapevolezza ti può aiutare a gestire tutto questo e ad esserne consapevole.