L’innamoramento si dice essere la forma più naturale vicino alla follia e questo rende l’idea di ciò che accade nell’ambito dell’affettività quando si è innamorati. Pensieri frequenti, ricorrenti e concentrati sulla relazione. Tutto il mondo sembra essere dedicato alla persona desiderata e sembra essere il motore della vita e ci sono anche momenti di paura e incertezza fisiologici per il tipo di investimento affettivo.
Ma questa è una fase che come tale è destinata a passare con il tempo per lasciare spazio all’amore, sentimento più equilibrato e moderato ma più duraturo. Ci sono persone che sviluppano anche nella fase dell’innamoramento dubbi e pensieri ossessivi nei confronti del legame e della relazione, a tal punto di boicottare il rapporto e non viverlo con la dovuta leggerezza. In questo articolo ti accompagno alla scoperta dei dubbi affettivi e di quando è necessario chiedere aiuto.
Che cosa sono i dubbi affettivi?
Sentirsi dubbiosi e avere dei dubbi è più che naturale nella vita in qualsiasi suo ambito. Certo è che nell’area affettiva vivere sulla base del dubbio non è di certo un grande vivere. Infatti i dubbi affettivi sono delle forme di incertezze che prendono vita nella sfera relazionale ed affettiva, con conseguenze negative e disfunzionali sia nella vita personale ed emotiva, che nella dinamica relazionale.
I dubbi gettano le basi sull’ansia, quindi sulla paura:
- paura di non essere abbastanza;
- paura di essere abbandonati;
- paura di non poter fidarsi;
- paura di essere fregati;
- paura di essere traditi.
Potrei continuare con l’elenco ma il punto importante è che il dubbio diventa potenzialmente nocivo quando invece la sfera in maniera così forte da diventare il pensiero all’ordine del giorno senza riuscire a percepire la sensazione di poterlo gestire, arrivando a poter sviluppare quello che si chiama “DOC da Relazione”.
Alla base sembra esserci quindi un’idea di sé negativa, accompagnata da scarsa autostima, con l’abitudine a costruire rituali o chiedere rassicurazione per gestire il carico emotivo. Che sia coppia, amicizia, lavoro e famiglia, laddove subentrano le emozioni e gli affetti, i dubbi possono diventare frequenti e invalidanti se non affrontati in psicoterapia.
Quali sono gli comportamenti e atteggiamenti connessi al dubbio?
Coloro che sviluppano questa forma di ansia relazionale primariamente si rendono conto del malessere non tanto dallo stato d’ansia ma dai comportamenti ed atteggiamenti che mettono in atto soprattutto verso la relazione e il partner.
Alcuni tra i più diffusi sono:
- ricerca costante di attenzioni e rassicurazione: ad esempio chiedere spesso “ mi ami? mi vuoi bene? cosa accadrebbe se io non ci fossi più? come reagiresti?”.
- atteggiamenti e comportamenti controllanti: ad esempio controllando la posizione sul telefono, le storie sui social, i post e gli accessi alle chat online.
- atteggiamenti e comportamenti di accondiscendenza e sottomissione all’altro come tentativo di trattenere l’altro vicino a sé.
- senso di panico all’idea della perdita dell’altro: questa sensazione può sfociare in attacco di panico e ansia generalizzata.
Quando è utile allarmarsi?
I dubbi frequenti sulla relazione possono incidere enormemente sulla vita sia individuale che relazionale andando a minare l’autostima e le relazioni coinvolte. Allarmarsi diventa utile quando i dubbi riducono l’attività quotidiana e rendono difficile svolgere compiti come studiare, lavorare, incontrare persone, che fino a qualche tempo prima erano normali. Allarmarsi diventa comunque utile se porta ad un cambiamento e ad una presa di consapevolezza, andando ad esempio a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta.
Qual è la psicoterapia più indicata?
La psicoterapia sistemica relazionale è indicata per almeno due motivi:
- lavora su aspetti a 360 gradi della vita della persona costruendo connessioni con la storia di vita familiare, indispensabile per comprendere la genesi dei dubbi;
- è concentrata su risvolti pragmatici e quindi anche di cambiamento pratico: attraverso nuove “lenti” la persona potrà comprendere qualcosa di nuovo su di sé e su come gestire anche le situazioni di ansia e dubbio.
Ricorda, di relazioni ci si ammala ma è grazie alle relazioni che si guarisce, e anche la relazione terapeutica diventa una relazione di cura e sperimentazione nuova.