Ogni sintomo comunica sempre qualcosa, bisogni nascosti, desideri, emozioni. In questo articolo ti parlerò dell’ansia e di come sia importante comprendere il suo significato nella vita di tutti noi, senza doverla solo gestire e controllare, ma lasciandole anche uno spazio di espressione.
Cos’è un emozione?
L’emozione ti guida nella vita, ti aiuta a orientarti nel mondo e a decifrare i segnali del tuo corpo e della tua mente.
Le emozioni definite primarie o universali, sono quelle emozioni che provano tutti gli individui e si riconoscono anche solo dall’espressione del volto dell’altro, a prescindere dalla cultura. Queste emozioni sono: gioia, paura, tristezza, rabbia, disgusto e sorpresa.
Accanto a queste vi sono delle emozioni definite “secondarie”, le quali dipendono molto di più dal contesto sociale e tra queste troviamo: l’ansia, la vergogna, la delusione, la nostalgia, la gelosia. Non esistono emozioni positive o negative, ma sempre e solo utili.
A cosa servono l’ansia e la paura?
Ansia e paura, seppur presentino un legame molto forte, non sono però la stessa emozione. La paura, più arcaica dell’ansia, è uno stato che condividiamo con tutti gli altri animali più evoluti, in particolar modo con gli altri mammiferi.
L’ansia invece, sembra essere un’emozione tipicamente umana, evoluta a partire dalla paura. In parallelo alla progressione delle nostre capacità cognitive di immaginazione, anticipazione e progettazione. Entrambe le emozioni sono coinvolte nel sistema della difesa, condividono modificazioni fisiologiche simili e si attivano di fronte ad una minaccia.
La differenza principale risiede nel fatto che la paura si attiva di fronte ad un pericolo reale e, una volta cessata la minaccia, scompare. L’ansia, invece, può attivarsi anche in relazione ad una minaccia percepita, ovvero non tangibile e condivisa, spesso vaga e mal definita.
Cosa comunica l’ansia?
L’ansia ti comunica poco delle caratteristiche oggettive della realtà, piuttosto descrive le tue paure irrazionali, i punti deboli che credi di avere. L’ansia può diventare una fonte di informazioni e orientare la tua attenzione verso le modalità soggettive con cui ci rapportiamo al mondo. Infatti alcune fonti di ansia sono generate dalle relazioni, dai rapporti sbagliati, lavori che non fanno per te e situazioni generali nelle quali qualcosa non ti torna.
Quale effetto nelle relazioni?
L’ansia ha un forte impatto nei legami, perchè ti porta spesso ad avere una persona di riferimento che ti rassicura e ti protegge, che ti gestisce l’ansia. Ma questo può diventare anche una grande forma di comunicazione, ad esempio per avvicinare un genitore percepito come distante, o nell’amicizia dopo un conflitto o un malinteso.
Infatti capita spesso che l’ansia si generi in te con la minaccia di lontananza affettiva, quando c’è un conflitto e senti che la relazione ha subito un contraccolpo.
Come curare l’ansia?
E’ evidente che l’ansia non sia di per sé disfunzionale, anzi. È fonte di informazione su di te e su ciò che ti circonda. Imparare a conoscerne il messaggio comunicativo è fondamentale ed avviene grazie alla psicoterapia. In particolare l’orientamento sistemico relazionale, come lo descrivono le parole, ti aiuterà a dare una visione relazionale delle tue fatiche legate ad ansia e paura, a pensarti come il frutto di relazioni e di forme di comunicazione dove, a volte, il sintomo diventa una voce inudibile ma visibile.
L’ansia vuole comunicare sempre qualcosa a qualcuno