Lo sapevi che settembre pare essere il mese dell’anno con più separazioni? Ebbene si, è l’estate il periodo in cui le coppie scoppiano, ed è per questo che si parla proprio di “separazioni settembrine”.
Circa il 30%, infatti, “delle crisi coniugali che sfociano a settembre in un ricorso per separazione, si consuma durante le vacanze estive.”
Ciò dimostra che la coppia scoppia proprio nel momento in cui dovrebbe ritrovare se stessa. In questo articolo ti accompagnerò a scoprire cosa accade alle coppie nel periodo estivo e perché, anche laddove ci siano figli, settembre diventa un buon momento per separarsi.
Perché settembre è il mese delle separazioni?
Settembre, come anche Gennaio, rappresentano nello scenario collettivo momenti di bilanci, di aperture e di chiusure. A Settembre termina l’estate e riprendono le scuole, i lavori, gli sport, le attività… tutto sembra tornare alla normalità, o quasi tutto.
Molte relazioni però finiscono in settembre, proprio perché superare l’estate e le prove di questa stagione dell’anno non è da tutti. Infatti, senza volerlo, l’estate è un momento di:
- maggiori occasioni di flirt e incontri;
- maggior divertimento;
- maggior tempo di condivisione con il partner e con la famiglia;
- nuove avventure e viaggi;
- minore routine e attività che spesso sostengono la coppia nei loro bisogni.
Tutto questo rende l’estate un periodo di forti aspettative, molte inconsce e inconsapevoli, ma che dicono molto dello stato della coppia.
Agosto, essendo il mese per eccellenza delle ferie, diventa un banco di prova per la relazione ( delusione, frustrazione, rabbia potrebbero prendere il sopravvento)
Come arriva una coppia alla separazione?
Il percorso di una coppia, anche con figli, per la separazione, è di certo un percorso che si costruisce nel tempo. Esiste la “goccia che fà traboccare il vaso”, quella situazione, quel momento, quell’episodio che fa saltare tutto, ma nulla accade per caso. In particolare scegliere di separarsi richiede alcune risorse anche personali e introspettivi:
- consapevolezza di sè:
- consapevolezza del clima familiare e dello stato del conflitto;
- effetti sul minore;
- capacità di definire i propri bisogni e le proprie necessità.
Non tutti infatti arrivano alla possibilità della separazione, spesso per la fatica a lasciare andare l’altro, a chiudere anche situazioni di conflitto intenso e distruttivo,ma “meglio distrutti che separati”.
Quali sono i motivi di solito legati alle separazioni settembrine?
Contro ogni pronostico, in realtà le coppie non tendono a lasciarsi molto spesso per tradimento, anzi. Il tradimento è ciò che spinge le coppie ad andare in psicoterapia. Si arriva alla separazione soprattutto per la delusione e la frustrazione, nonché per il conflitto e per situazioni familiari di forte tensione.
Ecco che, ad esempio per le coppie senza figli, settembre può essere l’occasione per lasciarsi, dato che l’estate è stata complicata, difficile, conflittuale o anche per gelosia e/o tradimento.
Le coppie con figli scelgono settembre perchè di solito, con giugno e la fine della scuola, si tende a sperare nel miglioramento del clima familiare, minore stress, meno movimenti ed impegni, invece è proprio qui che si gioca la relazione.
Sembrerà paradossale, ma molte coppie resistono perché non si incontrano abbastanza nella vita.
Cosa fare se anche tu vivi questo particolare settembre?
Intraprendere un percorso di coppia non è mai una cattiva idea, anzi. Anche nel caso delle speranzoni, soprattutto se con figli, sarebbe consigliato intraprendere sempre un percorso di accompagnamento alla separazione, anche per facilitare emotivamente il passaggio ad una scelta consapevole e emotivamente risolta, per il bene dei genitori e dei figli.
Settembre potrebbe anche essere l’occasione per coppie in crisi di iniziare un percorso per riprendere in mano la relazione e iniziare a prendersene cura in maniera nuova con l’obiettivo di costruire uno spazio di incontro e non di scontro.
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Sembrerà paradossale, ma molte coppie resistono perché non si incontrano abbastanza nella vita.