“Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te. ”
Seneca
L’autostima si costruisce nel tempo con le esperienze quotidiane e di vita che ogni individuo intraprende sia a livello individuale sia rispetto ad alcuni aspetti sociali ed ambientali. Risulta impossibile tralasciare come gli aspetti “familiari” incidano sull’idea di sé.
Infatti attraverso le esperienze familiari e il ruolo che ogni individuo assume nella propria famiglia tendono ad incidere su come ci muoveremo nelle future relazioni e nel mondo. Pensiamo ad esempio ad un figlio definito dalla famiglia come “incapace” e che , probabilmente, lo accompagnerà nella vita di tutti i giorni.
L’autostima è un concetto comunque complesso che si struttura per alcuni aspetti:
- La presenza nell’individuo di un sistema che consente di auto-osservarsi e quindi di auto-conoscersi;
- L’aspetto valutativo che permette un giudizio generale di se stessi;
- L’aspetto affettivo che permette di valutare e considerare in modo positivo o negativo gli elementi descrittivi.
Il ruolo del trauma nella scarsa autostima
E’ stato dimostrato che coloro che hanno scarsa autostima presentano una storia traumatica alle spalle laddove per trauma si intende non solo lutti, incidenti ma anche esperienze soggettive che si possono ripresentare nel corso della vita e che sviluppano idee di sé negative.
Tra gli adolescenti aver subito bullismo in età precoce, sia fisico che verbale, non li aiuta rispetto alla possibilità di costruire identità positiva e utile alla scelta, anche nel futuro, di realtà positive. Anche il bullismo è una forma di trauma perché crea una linea di rottura tra il “prima e il dopo”.
Come lavorare per migliorare l’autostima?
Attraverso un percorso di psicoterapia quello che accade è che si identificano le situazioni, credenze cognitive e i pensieri che sono alla base della scarsa autostima. Si ripercorre la storia di vita alla ricerche di quelle che sono le esperienze “traumatiche” presenti e si lavora sugli aspetti relazionali collegati ad essi.
Inoltre, per attuare un lavoro specifico, si possono individuare esperienze traumatiche utili all’elaborazione attraverso la tecnica emdr, specifica per il superamento del trauma e la costruzione della propria autostima.
In particolare infatti, a seguito di una terapia con emdr la persona rafforza:
- Idea di sé
- Capacità di stare sul presente
- Punti di forza
- Risorse
- Valore di sé come persona
Quello che accadrà dopo Emdr e successivamente alla psicoterapia, quello che accade è che la persona riconoscerà che il passato non può essere cambiato, ma che può essere compreso, sentito ed elaborato al fine di sentirlo meno presente e riporlo effettivamente nel passato, che è il posto dove deve stare.
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Dott.ssa Lisa Sartori, Psicologa e Psicoterapeuta sistemico-relazionle e Terapeuta EMDR