In amore non esiste un vincitore o un perdente, ma o si vince entrambi o si perde entrambi (G.Nardone)
Il conflitto di coppia è inevitabile ed è presente nella vita di coppia soprattutto quando la relazione non è più alla fase iniziale di innamoramento ma quando si avvicina la fase della disillusione: ecco che la persona amata, desiderata e idealizzata viene vista con gli occhi ” reali” ed “obiettivi”, emergono aspetti che fino a quel momento non si erano percepiti.
Ecco che in questo articolo desidero affrontare tale tematica non solo da un punto di vista teorico, ma soprattutto pratico, cercando di sollecitare riflessioni e visioni differenti del conflitto, soffermandomi su alcuni aspetti che elencherò qui di seguito.
- Il conflitto di coppia è prima di tutto un problema di comunicazione;
- E’ IMPOSSIBILE NON CONFLIGGERE nella relazione di coppia. Il conflitto non è sempre negativo, a volte è evolutivo, produttivo e necessario al migliora e migliorarsi individualmente e nella coppia. Ecco però che capita di imbattersi in coppia che sono in una fase di stallo, ovvero in una sorta di blocco, quasi come se fossero paralizzati dal conflitto. Il partner è concentrato nel trovare la conferma alla sua visione, opinione ed emozioni, alimentando posizioni poco produttive nei confronti del conflitto;
- Il conflitto và letto all’interno della FASE DEL CICLO DI VITA della coppia e/o della famiglia. Ad esempio è molto frequente che una coppia che si è dedicata tutta la vita ad accudire i figli e a coltivare la genitorialità, al momento dello svincolo dei figli ormai giovani adulti, la coppia si trovi a rimettersi in discussione con molte emozioni anche contraddittorie;
- Il conflitto ci comunica molto rispetto ai singoli partner: bisogni, aspettative, paure, ferite antiche prendono vita all’interno della dinamica del conflitto e trovano la loro massima espressione.
Ciò che accade quando ciascuno dei due membri della coppia punta a difendere a spada tratta la propria posizione è un blocco, o impasse, che a volte può apparire senza soluzione. Tuttavia è possibile recuperare qualsiasi incomprensione ed andare avanti assieme nel progetto di coppia gestendo in modo diverso e più accurato la comunicazione tra le due parti in causa.
Come riuscire dunque a superare il conflitto di coppia?
- Ascoltate il conflitto e ciò che in esso si esprime: non è facile ma è un buon modo per valorizzare ciò che accade e per dare voce ad emozioni e sentimenti che solo con il conflitto possono emergere, anche se in modo sbagliato. Dunque questo vi aiuta ad accettare il conflitto e l’esistenza del problema;
- Interrompere il circolo vizioso e prendere tempo: per uscire dal circolo vizioso ciò che almeno uno dei due partner può fare è lasciare andare, mollare la lotta non lasciando il campo d’azione ma chiedendosi : “ cosa stiamo facendo?”, “Per cosa stiamo litigando in realtà?;
- Lasciate fuori i figli dalle vostre discussioni: capita che i figli siano il braccio armato dei conflitti e che, per la posizione difficile che si trovano a dover sostenere e per la paura di far soffrire entrambi i genitori, emergano dei sintomi come ansia, tristezza, iperattività che distrae i genitori dai conflitti;
- Prendetevi del tempo con il vostro partner per parlare e discutere di questioni che comunemente evitate;
- Dimenticatevi come eravate e pensate a come potreste essere in un futuro vicino: non si può tornare al passato perché le cose cambiano e le persone evolvono, ma si può costruire un presente più sereno e nuovo;
- Ultimo punto ma non per questo meno importante, la terapia di coppia è consigliata per migliorare la comunicazione e lavorare su aspetti familiari ed emotivi che possono interferire con l’armonia e il benessere della coppia. La terapia maggiormente indicata è la terapia sistemico – relazionale che consente di comprendere la coppia da maggiori punti di vista, osservando il ciclo di vita, le famiglie d’origine e le relazioni. Inoltre verranno forniti esercizi e compiti da svolgere a casa in modo che ognuno dei partner riesca a fare uscire il terapeuta che è in lui.
Nel conflitto ognuno porta la porta storia familiare e il come si è percepito nelle relazioni passate. Provare a trasformare il circolo vizioso in virtuoso è importante e possibile ma a volte può essere necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Lisa Sartori_ Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico Relazionale.
Ottimi consigli!
Grazie