L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) è un metodo psicoterapico che consente di alleviare lo stress e i disturbi causati da esperienze traumatiche. Gli eventi traumatici non sono solo quelli legati ad eventi catastrofici come terremoti o incidenti, ma sono anche tutte quelle situazioni che influenzano a lungo termine il benessere della persona e che a volte possono essere dovute anche a bullismo, fallimenti lavorativi e scolastici, attaccamenti insicuri.
Focalizzandosi sulla rievocazione di eventi o situazioni che hanno contribuito allo sviluppo di problemi emotivi o disturbi psicologici, l’EMDR consente di modificare la prospettiva con cui si vedono queste esperienze, attraverso un ridimensionamento che trasforma il trauma in un ricordo privo di condizionamenti sul presente; infatti quando si subisce un trauma il cervello riceve una informazioni (ovvero pensieri, emozioni e sensazioni corporee) che non riesce ad elaborare e immagazzinare secondo il consueto sistema di processamento. I traumi invece rimangono “congelati”, mantengono le stesse emozioni e sensazioni fisiche che si erano provate al momento dell’evento, e non consentono un’elaborazione razionale: non avendo compreso e interiorizzato adeguatamente l’informazione, la persona percepisce qualcosa di irrisolto, un disagio che può fare emergere sintomi fisici o psicologici.
Come funziona?
La tecnica prevede un protocollo standardizzato, con delle domande specifiche a proposito del trauma (il suo svolgersi, il contesto, le immagini più pesanti, i pensieri su di sé prodotti in quell’occasione, etc.), seguite da una “stimolazione bilaterale” che viene fatta o facendo seguire al paziente il movimento di due dita (del terapeuta) che passano di fronte al suo volto orizzontalmente, oppure attraverso un tamburellamento ritmico e alternato effettuato dal terapeuta sulle ginocchia o sulle mani del paziente. A differenza di altri trattamenti che mirano a modificare direttamente le emozioni, i pensieri e le risposte derivanti da esperienze traumatiche, la terapia EMDR si concentra direttamente sulla memoria e ha lo scopo di cambiare il modo in cui la memoria viene immagazzinata nel cervello, riducendo ed eliminando i sintomi problematici.
La terapia EMDR utilizza un approccio strutturato a otto fasi che include:
1° fase: acquisizione della storia;
2° fase: preparazione dell’utente;
3° fase: valutazione dei target mnestici;
dalla 4° alla 7° fase: elaborazione della memoria attraverso la risoluzione adattiva;
8° fase: valutazione dei risultati del trattamento.
Si torna poi a una parte verbale, chiedendo spiegazioni su come il paziente si senta (in modo molto aperto e libero), si torna a focalizzare sulle immagini relative al trauma e si procede a una stimolazione bilaterale, in una sequenza dalla durata variabile.
È un trattamento utile in moltissimi sintomi: ansia, attacchi di panico, lutto traumatico, disturbi di personalità, disturbi alimentari, disturbi del sonno e tutti i sintomi che portano la persona a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
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Dott.ssa Lisa Sartori-Psicologa e Psicoterapeuta in formazione.
Dott.ssa Lisa Sartori