

Parlare di “resilienza” è sempre utile perché le difficoltà fanno parte della vita di ogni persona e ogni famiglia, quello che sicuramente cambiare è come esse vengono affrontate e utilizzate dall’individuo. La resilienza non è altro che la capacità di risolvere e affrontare le difficoltà e situazioni traumatiche della vita, riorganizzandole in positivo. Nessuno nasce con tale capacità ma si sviluppa nel corso della vita e anche attraverso la psicoterapia. Non stiamo parlando, dunque, di una resistenza passiva, di una reazione inconsapevole e automatica, ma di una risposta cosciente e ponderata che presuppone un orientamento alla crescita. Sviluppare resilienza e coltivarla è utile sia a livello relazionale, familiare, lavorativo e personale.
Se pensate a persone come Martin Luter King piuttosto che Van Gogh e vi interessate alla loro storia personale sicuramente vi accorgerete della forte dose di difficoltà che hanno dovuto affrontare e che probabilmente hanno gettato le basi delle loro conquiste, umanitarie e artistiche. Ecco che trasformare ciò che ci accade in ciò che ci trasforma e ci aggiunge un valore in più è possibile, attraverso alcune strategie facili da iniziare ad utilizzare.

Cosa ci consente di superare le difficoltà?
Problem solving. Voi vi starete chiedendo, cosa intendo per Problem Solving? Risolvere i problemi è una delle abilità sociali richieste per riuscire a migliorare la nostra vita. Più siamo flessibili maggiore sarà la nostra capacità di reinventarci e riorganizzarci rispetto agli eventi della vita. Per imparare a risolvere i problemi in maniera costruttiva, partite non da un problema gigantesco, piuttosto da piccole questioni. Prendete carta e penna e scrivete di impeto come affrontereste voi il problema e, successivamente, pensate ad altre persone e a come loro potrebbero risolverlo. Fate andare la creatività e l’immaginazione.
Obiettivi. Porvi obiettivi raggiungibili a breve vi consente di mantenere il focus sul presente e sul futuro e sperimentare l’autostima. Ogni scalino superato è un tassello in più per la vostra autostima. Nono ponetevi grandi obiettivi ma partite da piccole cose, pensate alla quotidianità.
Risorse. Ognuno di noi ha e che forse però non tutti conoscono di se stessi. Le risorse sono quelle capacità che siamo riusciti ad usare nel momento del bisogno e che ci caratterizzano. Ovviamente chi spesso non ha una buona stima di sé tende anche a non valorizzarsi e a non prestare attenzione alle proprie capacità. Quindi è importante pensare a momenti in cui siete riusciti a farcela, situazioni che avete superato o che sentite di aver gestito bene. Come per i precedenti punti sono le piccole cose che fanno da punto di partenza.
Relazioni. Sperimentarne di positive aumentano il benessere, ed averle non è sempre facile perché esse sono strettamente connesse a come ci siamo sperimentati nella vita familiare e come ci orientiamo nel mondo esterno. Ovviamente se abbiamo una bassa autostima probabilmente maggiore saranno le probabilità di vivere relazioni nocive.

Ecco alcuni elementi che possono aiutarti a potenziare la resilienza psicologica e che puoi provare a coltivare e sviluppare partendo da piccole azioni quotidiane come sopra riportate:
- Coltivare una visione positiva di te stesso
- Avere fiducia nei tuoi punti di forza e abilità e migliorare la conspevolezza
- Essere capace di fissare obiettivi realistici e misurabili
- Gestire le emozioni
- Comunicazione efficace
- Sviluppare abilità di problem solving
- Non giudicatevi
Non sempre è facile da sviluppare da soli, perché spesso sono troppe le idee disfunzionali che le persone sviluppano nella vita di sé e le esperienze vissute come negative. Ecco perché grazie ad un percorso di psicoterapia relazionale è possibile ripartire da sé e riscoprirsi con nuovi occhi.
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Dott.ssa Lisa Sartori-Psicologa e Psicoterapeuta sistemico-relazionale.