La nostra ansia non viene dal pensare al futuro, ma dal volerlo controllare.
(Khalil Gibran)
L’ansia non è altro che uno stato d’animo del tutto normale e anche uno strumento utile che vive di preoccupazioni e paure che vengono alimentate nel tempo e di esse si alimenta. Il fatto che essa sia normale deriva dal fatto che è impossibile non provare mai ansia e non sarebbe positivo dal momento che ci fornisce informazioni su qualcosa che pensiamo o facciamo e che non è positivo per noi.
In questo articolo desidero fornire alcuni spunti per poter superare l’ansia, in quanto anche se essa sembra incontrollabile e la persona che ne soffre ha l’impressione di esserne governata attraverso la psicoterapia è possibile imparare a gestirla, come?
- Attraverso specifiche tecniche per aiutare la persona a gestire l’ansia e ad abbassare il livello di attivazione emotiva;
- una volta abbassato tale livello è possibile accedere al significato che l’ansia assume per il singolo individuo alla luce anche delle relazioni familiari e del suo effetto sulla famiglia e sulle relazioni.
Questo aspetto relazionale diventa importante e molto significativo dal momento che chi ha l’ansia ha spesso bisogno di un punto di riferimento che lo aiuti a gestire le situazioni problematiche. Ad esempio Andrea (nome inventato) non riusciva a guidare l’auto in strade sconosciute e tendenzialmente di notte quindi chiedeva sempre a suo fratello di guidare al posto suo, viveva male le situazioni in cui lui era solo e spesso evitava di uscire. L’evitamento è la strategia più istintiva ed utilizzata dalle persone con disturbi d’ansia ma è ciò che paradossalmente ne aumenta il potere ansiogeno.
Come si evince da questa immagine, i pensieri e le sensazioni collegate al comportamento ansioso sono fondamentali punti di partenza per un processo di cambiamento e di gestione dell’ansia. Quindi al fine di riuscire a gestirla, perché come abbiamo visto un po’ di ansia non è del tutto disfunzionale ma può essere anche necessaria in quanto ci dice che qualche situazione o evento ci attiva in maniera significativa, è possibile partire da almeno 5 punti:
- ricorda a te stesso che il potere all’ansia lo si alimenta attraverso pensieri e tentate soluzioni non utili e non funzionali ( ricerca di rassicurazioni, evitamento e controllo eccessivo che aumentano paradossalmente la sensazione di non uscirne);
- nessuno è mai morto per ansia o panico quindi per riuscire a gestire meglio tali situazioni prova a fare respirazioni diaframmatiche;
- riduci l’utilizzo di alcol o droghe in quanto spesso aumentano il livello di ansia successivo all’assunzione;
- investi in corsi di rilassamento come training autogeno, arteterapia o yoga, in quanto ti aiutano a migliorare la qualità della vita;
- Ultimo ma a mio avviso il più importante e indispensabile anche per gli altri punti, rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Grazie alla psicoterapia, ad esempio ad orientamento sistemico relazionale, si lavora sul sintomo ( ansia ) e sulle tecniche per gestirlo di tipo comportamentali e strategiche, attraverso l’emdr. Il valore aggiunto di tale terapia è il significato che viene attribuito al sintomo in chiave relazionale e dunque maggiormente legato alla sua risoluzione nel lungo termine.
Dott.ssa Lisa Sartori, Psicologa _ Psicoterapeuta Sistemico Relazionale