L’ansia è un sintomo dal significato relazionale. Cioè il senso di malessere che provi può essere spiegato dall’analisi di alcuni tue dinamiche relazionali o di alcuni tuoi legami.
L’ansia è il sintomo per eccellenza, insieme alla dipendenza, ed ha come effetto la ricerca di una vicinanza “supportiva” ovvero “di sostegno” da parte di un’altra persona. Nel caso di un bambino adolescente si può instaurare un particolare legame di sostegno con la madre. Nel caso di una coppia si può instaurare questo particolare tipo di legame con il partner.
Che cos’è l’ansia?
Per prima cosa è importante definire l’ansia. Possiamo intendere l’ansia come una sensazione che si attiva a livello fisiologico nel momento in cui si avverte una sorta di pericolo, reale o immaginario, che ci porta a provare emozioni di paura.
In psicoterapia per spiegare bene cos’è l’ansia, la descrivo come un amica e non come un nemica. Questo perché l’ansia ti può fornire importanti informazioni! Ti dice se tieni ad un progetto, se hai paura di prendere l’aereo o se la relazione di coppia è poco benefica o c’è qualcosa che ti spaventa.
Ecco che al pensiero di paura, il tuo corpo risponde con un segnale fisiologico (tachicardia, sudorazione, tremori, nausea…) così da darti un segnale che è frutto in buona parte dei tuoi pensieri.
Spiegata in questo modo ecco che possiamo capire facilmente come l’ansia abbia una funzione adattiva per l’uomo.
Quali sono le cause dell’ansia?
Come appena detto, le cause sono dovute ai pensieri che formuli e al modo di affrontare le situazioni.
L’ansia è utile in una certa quantità, è vincolante quando diventa eccessiva.
Nella coppia l’ansia può essere dovuta ad un periodo di particolare preoccupazione o stress da parte di uno dei due partner ma assume un significato a livello relazione, perché grazie all’ansia accade qualcosa dentro le dinamiche di coppia.
Ad esempio, se ti mostri ansioso puoi avere imparato che gli altri si prenderanno cura di te, oppure nel momento in cui vi è una situazione di elevata conflittualità l’ansia può spostare l’attenzione dal conflitto al malessere, evitando di affrontare qualcosa di importante.
Colui che manifesta l’ansia non è colui che ha problemi, ma in ottica sistemica diventa colui che si prende carico di un messaggio da dare alla coppia, che consenta di esprimere ciò che a parole non arriva.
Quali effetti sulla coppia può avere l’ansia?
Esistono le coppie ansiose perché esistono persone che come sintomo manifestano l’ansia e questa va ad influenzare poi l’andamento relazionale e familiare. L’ansia si trasmette e si impara a conviverci soprattutto se è associata a vantaggi positivi come il “tenere qualcuno legato a sé”, il “rendersi dipendenti dall’altro” o “l’avere una stampella sulla quale appoggiarsi”.
Nel partner “non ansioso”, però, si può instaurare un senso di responsabilità e di oppressione a tal punto da attivare una sorta di rifiuto piuttosto che di vicinanza. L’ansia nella coppia potrebbe essere anche una manifestazione che qualche meccanismo di coppia non funziona, potrebbe essere una richiesta implicita di aiuto.
Come superare l’ansia?
L’ansia si sconfigge, basta conoscerla e guardarla in faccia. Ovviamente nella coppia, laddove diventasse invalidante e vissuta come troppo forte, è importante superarla come coppia, dando voce ad un problema che non è solo della persona che ne soffre ma, nella maggior parte dei casi, ha un significato relazionale. Ecco che se l’ansia viene accolta può insegnare molto su chi si è, su cosa ci fa bene e su che tipo di relazioni sono sane per noi.
Ecco qui alcuni suggerimenti che mi sento di trasmetterti per gestire al meglio l’ansia:
1. Vedi l’ansia come un sistema per comunicarti qualcosa e che anche per chi è con te ha un significato e un valore;
2. Comunica ed esterna la tua ansia, non tenere tutto dentro;
3. Chiedi aiuto e concediti il tempo necessario per riprederti: più impari a gestire l’ansia più impari ad affrontarla.