Vivere in una relazione di coppia non è sempre facile, non è indolore ed è spesso in costante evoluzione.
Ecco perché affrontare la fine di una relazione è un passo indispensabile per la salute psicofisica: anche se siamo portati a sperare nelle relazioni durature sempre più spesso ci possiamo scontrare con realtà di separazioni, divorzi, o convivenze interrotte. Come dico sempre in psicoterapia, pensare che una relazione non sia per sempre è utile soprattutto nel momento in cui ci porta ad essere individui in costante evoluzione e quindi a percepire l’impegno che dobbiamo e possiamo mettere dentro alla relazione.
Infatti quando ascolto storie di legami disperanti (legami nei quali la separazione è impossibile nonostante il malessere presente) sento l’impossibilità di queste persone a pensarsi senza l’altro. Oltre a essere frutto di storie familiari pregresse e di funzionamenti anche personali, quello che emerge è che sicuramente vi sono relazioni simbiotiche nelle quali è spesso difficile ritrovare se stessi anche solo l’idea di potersi separare dall’altro.
Quindi ritengo sempre molto utile non dare nulla per scontato, curare il rapporto di coppia, curare la relazione e aver cura di sé all’interno della coppia: ritengo che questi sono gli ingredienti per un legame duraturo.
Ma non è sempre facile o reale fare in modo che un legame continui nonostante l’incapacità di far funzionare diversamente le cose, incapacità che a volte può essere di entrambi, solo di una persona oppure anche frutto dell’amore o dell’innamoramento che sparisce.
Come superare quindi una separazione quando non siamo noi a sceglierla?
Superare la fine di una relazione soprattutto quando non è una scelta condivisa è spesso molto complicato per entrambi le parti. Ad esempio colui che può aver scelto di chiudere la relazione si è assunto la responsabilità di porre fine ad un legame magari precedentemente anche molto importante, mentre colui che subisce la scelta spesso sente di non averlo chiesto e di non avere basi sufficienti per razionalizzare la scelta. In particolare in quest’ultima occasione quello che accade è che non si riesce nella fase iniziale della separazione a vedere i motivi oggettivi che hanno spinto l’altra persona interrompere la relazione e non si riesce a trovare un senso.
Per superare la fine di una relazione per prima cosa è importante darsi del tempo per metabolizzare l’accaduto: è una fine a tutti gli effetti e soprattutto è una fine che può assumere l’aspetto di un fallimento soprattutto nel momento in cui vi era in atto un progetto di coppia oppure anche di famiglia. In psicoterapia infatti dico spesso che la fine di una relazione è come un lutto e come tale necessità di tempo per essere elaborato e metabolizzato.
Contemporaneamente al tempo che vi concedete per superare questo momento difficile, è importante ripartire da sé in quanto siamo noi stessi il perno su cui poi ruota tutto, nel bene e nel male. Quindi riprendere vecchi contatti, piuttosto che impiegare il tempo per fare delle attività che avremmo sempre voluto fare, dedicarsi allo sport e attività ricreative come ad esempio l’arte o la fotografia sono attività che curano l’anima e che facilitano lo sviluppo di un pensiero creativo utile per superare momenti di difficoltà.
Per fare questi pochi passi ma spesso molto complessi ciò che può facilitare la persona a metterle in atto è sicuramente una certa dose di autostima e soprattutto il sostegno a livello relazionale. Sicuramente però questi sono aspetti che possono non esserci sempre ma possono essere sviluppati perché sono il frutto di esperienze anche pregresse nella vita di ogni persona, e se vi era anche una relazione duratura da diversi anni ovviamente necessario pensare di dover riorganizzare non solo se stessi ma anche il modo in cui si viveva è il mondo che ci circonda.
Quali sono brevemente gli ingredienti utili a superare in maniera efficace l’interruzione di una relazione?
1. Una sana dose di autostima: essa si può sviluppare e non è scontato che ci sia nella vita delle persone perché collegate alle esperienze che abbiamo passato.
2. Risorse personali: più siamo consapevoli di quali sono le risorse che ci caratterizzano, come la determinazione piuttosto che la forza o la costanza è più riusciremo ad utilizzarle nel momento della difficoltà
3. Una rete relazionale: superare una relazione ed essere soli e sicuramente diverso da superarla e sapere di avere delle relazioni su cui poter affidarsi e nelle quali trovare un posto sicuro.
Qual possono essere i fattori bloccanti l’accettazione?
Sicuramente ci sono due aspetti molto importanti che possono andare a complicare l’elaborazione della fine: il fatto di essere innamorati o di amare la persona, e soprattutto non essere consapevoli di quale fossero gli aspetti critici della relazione.
Oltre a questi c’è anche un tema molto curioso che il tema del controllo ovvero il fatto che subire la fine di una relazione e implica, per coloro che spesso vivono dentro una logica del controllo averlo perso in questa relazione in questo legame. non accettarlo sarebbe paradossalmente un modo per mantenere il controllo in questa relazione seppur in maniera illusoria.
È importante sottolineare che la separazione non è uguale per tutti ma dipende, nel modo in cui la viviamo e viene vissuta, dalla fase del ciclo di vita nella quale è la persona si trova. Conoscerla importante perché come terapeuta mi aiuta a dare una visione di insieme e spesso sistemica di quanto accade utile alla costruzione del percorso terapeutico