

Pensare che nulla possa finire e che una relazione duri per sempre, come dico in psicoterapia, non è utile perché ti porta ad adagiarti e non curare la relazione e mantenere vivo il sentimento. Questo perché come esseri umani siamo portati a trovare la via più semplice e pensare che tutto resterà fermo, immobile. Il cambiamento culturale porta con sé anche un cambiamento nella capacità di restare o meno dentro una relazione, con tempi totalmente diversi anche nel vivere le relazioni.
Come si può vivere la separazione?
La fine di una relazione non passa inosservata perché può portarti a vivere una reazione emotivamente importante con il susseguirsi di diverse emozioni come tristezza, paura , rabbia e disgusto.
La reazione ad essa dipende da vari fattori: la personalità, la modalità che porta alla fine, la storia di coppia, la fase del ciclo di vita, la presenza o meno di una rete di sostegno e di figli. Infatti per chi vive una relazione di coppia non è inconsueto chiudersi nella coppia o nella famiglia e lasciare meno spazio all’individualità, senza però considerare l’effetto di ciò di fronte alla fine della relazione.
Quali sono i sintomi più comuni?
Ansia e Depressione sono alcuni sintomi psicologici che emergono con maggior frequenza in caso di separazione, non solo per chi la subisce (laddove non sia consensuale) ma anche per chi l’agisce.
Per la psicoterapia sistemica relazione qualsiasi sintomo non è altro che una forma di comunicazione che ha uno o più destinatari: il compito dello psicoterapeuta è anche di riuscire a cogliere questa sfaccettatura comunicativa e renderla esplicita.
L’ansia è collegata spesso alla separazione anche nella relazione genitori-figli, infatti è tipico dell’adolescenza manifestare sintomi ansiosi in corrispondenza di una maggiore autonomia. Nella relazione di coppia l’ansia può avere come effetto sulla relazione, la possibilità di impedire la separazione, un movimento spesso inconsapevole per tenere l’altro a te vicino.
La depressione è spesso presente in storie di appartenenze negate ovvero di persone che hanno perso il proprio ruolo, posto o gruppo di riferimento. Questo succede anche nel momento in cui avviene la perdita di qualcuno come nel lutto e per la separazione può essere anche la stessa cosa. Ovviamente ci sono processi diversi per superare le due situazioni ma il senso di abbandono e di perdita è molto simile anche nella separazione. E’ un vero e proprio cambio di status , da coppia a individuo e questo ha degli effetti anche sulla tua identità.
Come superare la fine di una relazione?
Ecco alcuni passaggi importanti:
- La separazione si può superare: tutto dipende anche dal tuo livello di flessibilità e di capacità a riorganizzarti che comunque puoi sviluppare a qualsiasi età.
- Pensa che non sei il solo a la sola a soffrire.
- Il come vivi la fine ha molto a che vedere anche con le tue relazioni e l’idea che hai di te: ecco che quindi puoi usare questo momento per rivedere alcuni tuoi funzionamenti.
- Ricostruire la tua identità è un passaggio utile sempre, quando devi riorganizzarti ancora di più.
- Se sei genitore ricorda che il legame genitoriale non si scioglie nella vita ma è un dovere che continua anche nel conflitto
Ecco che in questo articolo ho voluto parlarti di quello che puoi vivere se attraversi una separazione: come viverla sta a te!
Sono stato lasciato un mese fa dalla mia ragazza. Sto vivendo un momento di ansia fortissima e depressione. Le ho chiesto di bloccare il mio numero in waths up se no la perseguitavo. Vedo tutto nero e non riesco ad adattarmi allaznuova situazione. Razionalmente so che non tornerà ma inconsciamente ci credo perché ci siamo tanto amati e la sua è stata una scelta ragionata dovuta ai continui litigi.
Mi può aiutare? Grazie
Fabrizio
Fabrizio scusi se rispondo solo ora. Di quale aiuto sente di avere necessità? A livello di psicoterapia?