Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l’alcol o la morfina o l’idealismo.
(Carl Gustav Jung)
Internet e la possibilità di connettersi 24 ore su 24 hanno modificato profondamente le relazioni umane: da un lato consentono di raggiungere chiunque e ovunque limitando la distanza e dall’altro rendono le relazioni sempre più virtuali.
Cosa Significa? Che le nuove generazioni saranno sempre più esposti alle relazioni “virtuali” piutosto che a quelle “reali”. Come insegna la pragmatica della comunicazione umana, ciò che noi comunichiamo arriva in maniera molto ridotta all’interlocutore rispetto a come lo comunichiamo e dunque all’aspetto non verbale. Mancando reali contatti nelle relazioni, viene a mancare tale aspetto saliente.
In questo articolo desidero trattare tale argomento e dare alcuni spunti di riflessioni e di comprensione della dipendenza, dal momento che come altri tipi di sintomi, la dipendenza è un amodalità di comunicare una difficoltà,assume un significato nella vita della persona, significato che si allarga al sistema famiglia e al contesto sociale di appartenenza.
Infatti le Dipendenze da Internet sono più frequenti in persone che presentano una fragilità emotiva di base. Si attivano in soggetti che vivono già difficoltà psicologiche come depressione, disturbi ossessivi-compulsivi, disturbi d’ansia. In queste persone l’uso di Internet viene vissuto come un tentativo di compensare le problematiche relazionali reali, o di evadere dalle difficoltà e dalla sofferenza emotiva.
I principali sintomi che caratterizzano l’I.A.D. (Internet Addiction Disorder) sono generici e possono essere riscontrati in tutte le Dipendenze da Internet:
- bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore navigando in rete per sentirsi soddisfatti;
- accedere alla rete per periodi più lunghi di quelli pianificati;
- incapacità di percepire e valutare i rischi derivata da un uso incontrollato di Internet;
- impossibilità di interrompere volontariamente o controllare l’uso di Internet, anche sul lavoro;
- agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line dopo la sospensione o la diminuzione dell’uso della rete, sintomi tipici da astinenza;
- mentire a familiari o terapeuti riguardo l’uso di internet;
- continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla rete;
- a livello fisico (emicrania, stress oculare, iper sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi e/o dolori muscolari, a causa delle numerose ore passate davanti al computer, forte stanchezza).
- associazione ad altre tipologie di dipendenza connotate dall’utilizzo disfunzionale del web.
Vi sono tre fattori che stanno alla base delle Dipendenza da Internet:
- Accessibilità: ovvero la facilità con cui oggi è possibile connettersi ad internet tramite pc, tablet, smartphone per ottenere una gratificazione rapida dei bisogni.
- Controllo: l’elevato livello di controllo e di autodeterminazione che il soggetto può avere sulle attività online induce un potente senso di onnipotenza, che però è virtuale e non reale.
- Eccitazione: l’enorme quantità di stimoli e di contenuti che si possono trovare in internet portano le persone a sperimentare elevati livelli di eccitabilità. (Young ACE pattern)
Essendo essa una dipendenza presenta le”fasi principali” a dipendenze come l’abuso di sostanze, lo shopping conpulsivo, il gioco d’azzardo, e disturbi sessuali:
- tolleranza: attenzione continua e ossessiva verso gli strumenti tecnologici e la navigazione, controllo continuo della posta elettronica, permanenza prolungata nei social network o nelle chat.
- astinenza: nascono sensazioni di malessere, disagio, agitazione quando si è scollegati. Si rinuncia al sonno e si utilizza la rete per scopi personali anche durante l’attività lavorativa. Perdita del senso di confine tra il Sé reale e il Sé virtuale, sintomo che si accentua nei bambini e negli adolescenti.
- “craving” o tossicomania: bisogno compulsivo e irrefrenabile di connettersi. Quando non viene soddisfatto causa intensa sofferenza psichica e fisica, con fissazione del pensiero, malessere, rabbia, tensione, irritabilità, insonnia, ansia e nei casi più gravi sensazioni di derealizzazione. Si arriva a percepire il mondo reale come un ostacolo all’esercizio della propria illusoria onnipotenza virtuale.
La dipendenza da internet presenta anche delle fasi spoecifiche come:
- Fase osservazione ed esplorazione dove si instaurano fenomeni di tipo compulsivo ( ad esempio il gioco d’azzardo online e i giochi di ruolo);
- Fase relazionale/ comunicativa che sfocia in dipendenze maggiormente relazionali ( vedi chat, Social Network Addiction).
E’ importante avere chiari i segnali di tale dipendenza soprattutto perchè, oltre a colpire molte persone è molto diffusa negli adolescenti, proprio perchè si trovano in una difficile fase di transizione, nella quale la costruzione dell’identità li mette a dura prova e di fronte a sfide personali e relazionali che, per alcuni diventano una forma di disagio, internet diventa ciò che li accoglie. La tecnologia permette di modellare e modificare la propria immagine sociale, dietro il bisogno di stare continuamente collegati si può nascondere la paura di vivere la vita vera, e di cancellarne le insoddisfazioni.
Il disturbo causa inoltre importanti problemi che hanno ripercussioni nelle diverse aree di vita personale:
- ambito relazionale e familiare: umenta in maniera repentina il tempo di connessione alla rete e proporzionalmente, diminuisce il tempo disponibile da dedicare alle persone significative. Con questo comportamento il ragazzo tende ad isolarsi sempre più dalla propria vita e dalle relazioni amicali;
- ambito della salute: possono manifestarsi numerosi problemi fisici che possono insorgere stando a lungo seduti davanti al computer (disturbi del sonno, irregolarità dei pasti, scarsa igiene del corpo, dolori alla schiena, stanchezza, mal di testa, ecc.)
- ambito scolastico: l’eccessivo coinvolgimento nella rete distoglie l’attenzione dalla scuola. I ragazzi spesso si collegano ad internet nelle ore notturne, creando sconvolgimenti al normale ciclo sonno-veglia.
Attraverso un sostengo e una terapia psicologica coloro che sono a rischio possono agire sulla dipendenza e uscirne, attraverso l’acquisizione di alcune tecniche di gestione delle compulsioni, attraverso una narrazione della loro vita relazionale e delle difficoltà.
Dott.ssa Lisa Sartori,
Psicologa e Psicoterapeuta in formazione sitemico – relazionale.