“Se riesci a tradurre in parole ciò che senti, ti appartiene.”(Daniel Goleman)
Le emozioni sono presenti nella vita di ogni singolo individuo e svolgono diverse funzioni; sono come bussole attraverso le quali possiamo orientarci nel mondo sia interno che esterno.In particolare può capitare di inserire il pilota automatico che spinge ogni individuo a compiere azioni spesso scontate, automatiche e senza riflessione. E’ importante pensare a come poter imparare a gestire le emozioni, in quanto esse sono utili, presenti e innate nella nostra vita.
Allora partiamo dalla prima domanda, cosa sono le emozioni?
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi; esse sono innate, universali e caratterizzate da tre componenti:
- fisiologica ( sudorazione, battito del cuore, tremore, nausea, cefalea…);
- comportamentale ( cambiamento nella postura, tono della voce, espressione facciale…);
- cognitiva ( pensieri e componenti di autoregolazione).
Le emozioni primarie o di base sono la felicità, la paura, la rabbia, la tristezza e il disgusto; nessuna di esse è giusta o sbagliata, utile o meno, sono tutte importanti e nessuna è positiva o negativa perchè dipendono dalla capacità di riconoscimento e dalla loro gestione. Se pensiamo ad esempio alla paura, essa ci informa sul fatto che qualcosa ci sta’ spaventando, così come la rabbia ci informa sul fatto che qualcuno o qualcosa ci ha invaso. Le emozioni ricoprono una funzione evolutiva, cioè di spravvivenza in quanto ci espongono alla possibilità di reagire a stimoli immediati, una funzione relazionale perchè comunichiamo qualcosa a qualcuno, ed infine la funzione di autoregolazione di sè.
Anche l’ambiente incide sulla gestione delle emozioni: ci sono ambienti familiari che possono favorire o meno l’espressione di alcune, una o tutte le emozioni. Ad esempio, se a casa non è tollerata la rabbia, il bambino impara fin da piccolo a non riconoscerla e a non manifestarla, ma essendo innata essa è presente e lo sarà sempre. E’ importante quindi accogliere le emozioni per poterle gestire, agendo esse e non facendosi governare.
Come posso gestire le emozioni?
La gestione implica un processo di consapevolezza nel quale ci sono alcuni passaggi importanti e fondamentali:
- dare un nome all’emozione;
- sentire dove la sentiamo nel corpo (sensazione);
- non cavalcare l’onda dell’emozione e aspettare che il livello di attivazione sia più basso, dunque facciamo passare del tempo, scrivendo, raccontando a qualcuno, dipingendo, facendo sport.
- Solo successivamente potremmo riconneterci all’emozione per renderla utile e positiva, perchè anche la tristezza dipende da come viene utilizzata in quanto ci indica che stiamo soffrendo e sentiamo una mancanza, dunque la sua è una funzione anche evolutiva.
Dunque l’emozione ci consente di agire l’emozione, non di reagire ad essa. La gestione delle emozioni è indispensabile per poter sentire di non esserne invasi; inoltre le emozioni dicono molto di ogni individuo, perchè richiamano spesso i valori e le cose che sono significative. Esse sono collegate ad alcuni bisogni fondamentali che abbiamo e che è fondamentale avere chiari per valutarli e, se possibile, realizzarli.
Per informazione sulla gestione delle emozioni,cotattatemi,
Dott.ssa Lisa Sartori, psicologa.