Ascolta o la tua lingua ti renderà sordo.
Proverbio Cherokee
Le relazioni sono all’ordine della vita di tutti i giorni e come tali hanno un peso importante nella nostra quotidianità. Vivere in relazioni distruttive diventa logorante ed è spesso difficile accorgersi di questo continuo logorio proprio perché si parla di emozioni e sensazioni.
Capire che una relazione non funziona è importante al fine di aiutarti a mettere ordine nella tua vita e a provare a realizzare il tuo benessere: io in psicoterapia e anche in alcuni miei post uso spesso la frase “di relazioni ci si ammala, di relazioni si guarisce“.
A prescindere dal tipo di relazione, dalla durata e dall’intensità, ci sono relazioni che non funzionano e potranno mai funzionare. I fattori che causano tale malfunzionamento sono molteplici ma spesso si parte da un presupposto molto semplice e basico: semplicemente non si è fatti per stare insieme.
Valori e priorità differenti, famiglie in opposizione, obiettivi discordanti rispetto al percorso di coppia: sono solo alcune delle difficoltà che spesso causano difficoltà. Oltre a questi elementi vi è anche il sentimento ovvero l’indicatore per eccellenza che ci indica se una storia potrebbe funzionare o meno.
Una relazione che non funziona: ecco i 3 segnali
- manca la comunicazione, elemento indispensabile per farti incontrare con lui o con lei
- assenza di condivisione di progetti che sono spesso il motore della vita di coppia o relazionale
- intolleranza al contatto fisico ed evitamento sono spesso segnali che la passione o l’attrazione non è più qualcosa di positivo o almeno non è più vissuto come tale
Questi sono alcuni segnali che fungono da indicatori che qualcosa potrebbe non funzionare nella tua relazione. Se li stai sperimentando sarebbe opportuno che tu iniziassi a porti delle domande sulla tua relazione.
Prima ancora di questo indicatori ci sono almeno altre 5 situazioni, pregresse, che possono portare a difficoltà nella coppia. Vediamole:
- L’amore verso l’altra persona non viene dimostrato correttamente
- Un partner ostacola la realizzazione dell’altro
- Vengono lesi i propri principi o valori
- Perdita della propria autonomia: si è creata una situazione di squilibrio tale per cui ci si trova addirittura a dover chiedere all’altro il permesso per esistere e per essere se stessi. Niente di più alienante.
- Non posso però, come psicoterapeuta sistemica, non considerare anche il tuo ruolo in questa dinamica di coppia non soddisfacente. Poniti la domanda “cosa faccio io per contribuire a mantenere viva questa insoddisfazione? Vedrai che la risposta può aiutarti a prendere maggiore consapevolezza della tua “componente”, ” deresponsabilizzando l’altro e centrandoti di più su te stesso/a.
Prendere una decisione, ma quale?
Per decidere se una relazione deve continuare o meno, non bastano solo i segnali ma è necessario fermarsi e porsi alcune domande utili a favorire la consapevolezza:
- Chiediti quanto tu senti di aver fatto per questa storia da 0 a 10… se la risposta è elevata allora forse puoi permetterti di non fare più nulla
- Prova a fare un elenco dei pro e dei contro nel restare nella tua relazione o nel chiuderla. Elenca anche le migliori speranze, in entrambi i casi. Valuta poi, di pancia, quale delle opzioni senti più adatta a te in quel momento
Solo tu puoi decidere di uscire da una relazione che non funziona, sapendo che saper lasciare è importante come saper iniziare qualcosa. Ma, come farlo?
Beh, non esiste un manuale per dirti cosa fare. Sarebbe anche poco utile perché ciascuno di noi, fortunatamente, è diverso e necessita di cose diverse.
Gli unici saggi suggerimenti che posso darti sono:
- ascolta te stesso
- non giudicarti
- accetta che non hai il potere di cambiare gli altri, ma solo te stesso